Taccuino

Tempo di festival e grandi mostre

Valeria Prina

Tre città di provincia ospitano in questi mesi dell’autunno 2024 grandi festival di fotografia con temi rilevanti. Inoltre, delle mostre dedicate a famosi fotografi, aperte fino agli inizi del 2025.

Come un passaporto culturale: la fotografia conquista più città e i fotografi italiani varcano i confini nazionali attraverso mostre di forte attrattiva. Non meno importante è il rilievo che la fotografia ha nel nostro Paese, dando vita a dei festival che permettono di vedere differenti modi di raccontare la realtà. Non mancano poi le mostre dedicate ad autori di rilievo storico. Tina Modotti, ad esempio, è raccontata a Torino, attraverso la mostra a Camera, dove è anche la mostra “Mimmo Jodice. Oasi”. Entrambe sono aperte fino al 2 febbraio 2025.

Ugualmente a Torino, alle Gallerie d’Italia, fino al 2 marzo 2025 è la grande retrospettiva “Mitch Epstein. American Nature”, la più importante dedicata al fotografo americano.

A Milano si segnalano invece le 250 foto di Ugo Mulas a Palazzo Reale fino al 2 febbraio e la mostra dedicata a Giovanni Chiaramonte a un anno dalla scomparsa. È al Museo Diocesano dal 16 novembre al 9 febbraio 2025.

Qui vi raccontiamo tre festival ospitati in città di provincia, tali da attirare pubblico da altre località anche con una ricaduta turistica. Insieme vi parliamo di mostre che hanno al centro famosi fotografi, esposte anche oltre i confini nazionali.

A Lucca è la Biennale internazionale di fotografia Photolux Festival. Arrivata alla sesta edizione, dal 23 novembre al 15 dicembre 2024 propone il tema "Il Bel Paese?", per riflettere sull’identità italiana, analizzandone evoluzione, cambiamenti e contraddizioni attraverso la fotografia contemporanea. Sono in programma diciannove mostre, in molti casi inedite o create apposta per l’occasione, che coinvolgono più location di Lucca, come Palazzo Ducale, Palazzo Guinigi e la Chiesa dei Servi. Tra queste, la retrospettiva di Massimo Vitali. Intitolata “Sotto questo sole” a Palazzo Ducale permette di vedere tre decenni di fotografie. Inoltre è prevista la presentazione per la prima volta al pubblico del suo archivio. Si risale invece alla fine dell‘800 con Vittorio Sella, che fotografava le montagne e gli alpinisti di allora.

Questa, insieme alla mostra che presenta una selezione delle foto che hanno partecipato al World Press Photo, rappresenta un fil rouge con il Festival della fotografia Etica, che ha coinvolto Lodi nei fine settimana dal 28 settembre al 27 ottobre 2024 con main sponsor Fujifilm Italia. Il festival fondato nel 2010 ha presentato dei reportage realizzati in varie parti del mondo, cogliendo momenti di guerriglia in Myanmar, difficoltà di ogni genere ad Haiti, l’emigrazione delle farfalle monarca, fino alle difficoltà in cui si dibattono i giovani in Ucraina.

Alla prima edizione è invece Monza Photo Fest. Rimandato al prossimo anno il Photofestival di Milano in questi mesi gli stessi organizzatori hanno proposto la rassegna a Monza. Il festival diffuso, dedicato alla fotografia d’autore, con mostre a ingresso gratuito, ha coinvolto la città lombarda dal 1° ottobre al 3 novembre 2024. Al pubblico ha offerto la possibilità di confrontare linguaggi diversi, dalla ricerca dell’instant artist Maurizio Galimberti, presente alla Villa Reale, alla creatività dei ritratti e degli still life di Heinz Schattner ai Musei Civici, fino al progetto di Fondazione 3M sui valori dello sport esposto al Binario 7 e nelle vetrine dei negozi del centro. E non sono che alcune delle mostre ospitate in vari spazi, a loro volta una scoperta per i visitori. A questo proposito, fa notare la società Diorama Progetti Fotografici, specializzata nella progettazione e realizzazione di eventi legati al mondo della fotografia italiana e internazionale, che ha organizzato il festival in collaborazione con l’Assessorato alla Cultura del Comune di Monza e con Confcommercio Monza, «la manifestazione nasce con l’intento di dar vita sul territorio cittadino a un nuovo appuntamento diffuso che faccia diventare protagonista la fotografia, avvicinando la più ampia platea».

Non solo festival. È anche il momento delle grandi mostre dedicate a famosi fotografi. Così al Centro Culturale di Milano, in largo Corsia dei Servi 4, dal 14 novembre al 18 gennaio 2025 è in programma la mostra dedicata a Ferdinando Scianna. Con titolo “La geometria e la compassione” ha come sottotitolo “60 fotografie Original Print e scritture per una meditazione su quello che spesso ignoriamo, sappiamo, ma non guardiamo”. Curata a quattro mani dallo stesso autore insieme a Camillo Fornasieri è composta da 60 foto in bianco e nero Original Print. Realizzate in Etiopia, Sudan, Bangladesh, India, Vietnam, Stati Uniti, Italia, Francia, America Latina e Libano, rappresentano volti e situazioni che hanno lasciato un’eco profonda nell’animo dell’autore.

I fotografi italiani passano anche le Alpi per conquistare un publico internazionale. Così una grande mostra celebra a Lugano un famosissimo fotografo. A poco più di 30 anni dalla prematura scomparsa, il Masi di Lugano presenta la mostra “Luigi Ghirri. Viaggi Fotografie 1970-1991”. Curata da James Lingwood, fino al 26 gennaio 2025 attraverso una selezione di circa 140 fotografie racconta la fascinazione di Luigi Ghirri per il viaggio, sia reale che immaginario. Le foto sono tutte a colori, perché «la realtà non è in bianco e nero - diceva il grande fotografo - e perché le pellicole e le carte per la fotografia a colori sono state inventate».

Ugualmente Oltralpe e Luigi Ghirri per un’altra grande esposizione. Per celebrare a 40 anni di distanza il progetto fotografico da lui ideato, Viaggio in Italia, a Parigi è in programma dal 7 novembre all’8 gennaio 2025 una grande mostra. Promossa dal Museo di fotografia contemporanea, ospitata presso l’Istituto Italiano di Cultura di Parigi comprende 86 immagini contenute nel catalogo originario, ristampato per l’occasione in copia anastatica.

Data di pubblicazione: ottobre-dicembre 2024
© riproduzione riservata

Cerca su Osservatorio Digitale