Libri

Libri per l'autunno 2024

Redazione

Quattro belle proposte, ricche di immagini evocative, rappresentano la vetrina dei libri di questo numero di osservatoriodigitale. Editi rispettivamente da Damiani e Contrasto, ci raccontano di ambiti diversi ma sempre molto attinenti con il nostro amato mondo della fotografia.

JOSHUA CHAROW
LOFT LAW, THE LAST OF
NEW YORK CITY'S ORIGINAL LOFTS

36 X 42,5 CM
192 PAGINE
171 FOTOGRAFIE
RILEGATO
DAMIANI
€ 50,00

 

Dopo soli 15 giorni dalla sua uscita sul mercato, la prima edizione del libro Loft Law. The Last of New York City's Original Artist Lofts di Joshua Charow è andata sold-out. Quindi con grande sollecitudine è stata annunciata la seconda ristampa del titolo che presenta l'indagine fotografica condotta da Charow nel corso del 2021 e 2022 sulla comunità di artisti newyorkesi che vivono e lavorano nei loft ex industriali grazie alla Loft Low del 1982.


Joshua Charow: "Ho trascorso gli ultimi due anni a creare il mio primo libro fotografico. Ho fotografato e intervistato oltre 75 artisti che ancora oggi vivono in questi incredibili loft. Le fotografie esplorano alcuni degli studi d'artista più belli e nascosti di New York. Il libro include scritti e storie personali dell'incredibile gruppo di artisti che ne fanno parte."
Joshua Charow: Loft Law
Dall'articolo di Francesca Molteni per Door di Repubblica: "Tutto nasce dalla curiosità di Joshua che, da ragazzino, si arrampicava sui grattacieli di New York e scattava foto dai tetti. Un edificio, in particolare, aveva attirato la sua attenzione, una vecchia fabbrica a South Williamsburg, Brooklyn... [...] Il libro fotografico è denso di racconti di vita e aneddoti sui quartieri di Lower Manhattan, SoHo, Chinatown, Tribeca, Brooklyn, prima che diventassero di moda e inarrivabili. Testimonia l’audacia degli artisti e, per una volta, l’intelligenza della politica che ha reso legali gli illegali. Eccentrici di talento, con molta fantasia, pochi mezzi, sognatori ormai in via d’estinzione."
Joshua Charow: Loft Law

Dall'articolo di Jamie Valentino per Artnet: "Un nuovo libro apre il sipario sugli ultimi santuari residenziali creativi rimasti in città. Il libro del fotografo Joshua Charow Loft Law: The Last of New York City's Original Artist Lofts cattura uno stile di vita in via di estinzione."
 

 


ANDY ROCCHELLI
IL VALORE DELLA TESTIMONIANZA
16 X 22 CM
180 PAGINE
91 FOTOGRAFIE
BROSSURA CON ALETTE
CONTRASTO
€ 29,90




Il 24 maggio 2024 saranno dieci anni dalla morte di Andy Rocchelli, il fotoreporter italiano ucciso da colpi di mortaio in Ucraina nelle vicinanze della città di Sloviansk, mentre documentava le condizioni dei civili intrappolati nel conflitto del Donbass. Insieme a Rocchelli quel pomeriggio c’erano l’attivista dei diritti umani ed interprete Andrei Mironov – anch’egli rimasto ucciso nell’attacco –, il fotoreporter francese William Roguelon e un autista locale. Durante una sosta presso dei binari abbandonati, il gruppo è stato fatto oggetto di un accanito attacco di artiglieria pesante e leggera. Il tiro mirato, che ha ucciso Mironov e Rocchelli e ferito gravemente Roguelon è stato riconosciuto come non accidentale dalle autorità inquirenti italiane. Nel maggio 2016, infatti, sono state ritrovate le ultime foto scattate da Rocchelli mentre si trovava sotto tiro, prima di essere ucciso, provenienti da una scheda di memoria scoperta dai colleghi di Cesura in una tasca interna della custodia della macchina fotografica: queste documentano la durata dell’attacco, la conformazione del luogo ove si trovavano le vittime e il loro abbigliamento di civili inermi.

In collaborazione con la famiglia di Andy Rocchelli, Contrasto pubblica un volume che ripercorre la sua storia fotogra­fica, corredandola di notizie e di informazioni sull’autore, insieme a una selezione di circa 90 tra le sue fotografie più significative, che hanno documentato la Primavera Araba in Libia ed in Tunisia, le violazioni dei diritti umani in Kirghizistan e Inguscezia, le condizioni dei migranti nel meridione d’Italia e il loro sfruttamento da parte della criminalità organizzata.

A introdurre le immagini di Rocchelli sono i testi dei giornalisti Mario Calabresi e Michele Smargiassi, che rendono onore alla storia della sua vita ma soprattutto al suo modo di osservare e registrare la realtà: “Dopo aver scorso e riscorso molte volte queste pagine che ora avete sotto gli occhi, non riesco, come avevo sperato, a dire: Rocchelli è stato “il fotografo di”. Non solo perché ci sono salti abissali di tema e di clima tra le storie che ha raccontato […] Ma perché, per ciascuna di queste immersioni totali in un contesto, in una storia, Rocchelli ha scelto il tono e lo stile che gli servivano. Senza preoccuparsi tanto di pescare ispirazione dal repertorio dei linguaggi disponibili nella storia del reportage” scrive Smargiassi.

Anche la testimonianza di Gabriele Micalizzi, tra i fondatori e componenti originali del collettivo Cesura, sottolinea quanto l’archivio di Andy Rocchelli costituisca ancora oggi un prezioso contributo alla storia della fotografia contemporanea. Le parole della giornalista Anna Dichiarante ricostruiscono infine la sequenza temporale dei suoi ultimi drammatici istanti e il processo di ricerca di verità e giustizia avviato dopo la sua morte, e tuttora in corso.
Andrea (Andy) Rocchelli, nato a Pavia nel 1983, laureato in Visual Design al Politecnico di Milano, fotografo, ha fondato nel 2008 con altri quattro colleghi – Arianna Arcara, Gabriele Micalizzi, Alessandro Sala, Luca Santese – il collettivo indipendente CesuraLab, con sede a Pianello Val Tidone (PC). Tra i suoi progetti fotografici spiccano quello sulle violazioni dei diritti umani nel Caucaso russo (Inguscezia, Daghestan, Cecenia); sulla crisi in Kirghizistan (2010) in collaborazione con Human Rights Watch; sugli sviluppi delle Primavere arabe in Tunisia e in Libia (2011). In Italia si e occupato del fenomeno del velinismo, di vocazioni religiose, di criminalita organizzata in Calabria, di migranti africani e del loro sfruttamento nelle campagne del Meridione. Suoi scatti sono apparsi su testate come Newsweek, Le Monde, Wall Street Journal, Foreign Policy, Novaya Gazeta, Sportweek, NZZ, Kommersant. Nel febbraio 2014 e a Kiev a documentare la protesta di Maidan. Nel frattempo, prepara un libro fotografico, Russian Interiors, che apparirà postumo alla fine del 2014. Vi si ritrae dall’interno l’universo femminile nei paesi ex sovietici. Apprezzato dalla critica internazionale, e stato citato da Martin Parr come uno dei migliori 10 libri fotografici del 2014, sul British Journal of Photography. Alle foto di Russian Interiors sara attribuito il World Press Photo 2015. Il 24 maggio 2014 Rocchelli e ucciso da colpi di mortaio ad Andreevka, alla periferia di Slovjansk, nel Donbass, dove si trovava per documentare le sofferenze della popolazione civile. Nel corso dell’attacco sferrato dalle forze armate ucraine viene ucciso anche il suo accompagnatore e amico, il giornalista russo e attivista per i diritti umani Andrej Mironov, mentre sopravvive il fotografo francese, William Roguelon, pur gravemente ferito.

"Andy Rocchelli, un fotografo con un talento immenso e un’idea chiara e precisa di cosa sia il fotogiornalismo: dovere di testimoniare e di raccontare le persone, scegliendo un punto di vista laterale, facendosi carico di chi è più debole, di chi non ha voce, di chi sta ai margini."
Dall’introduzione di Mario Calabresi


ITALO ZANNIER
SENZA PAROLE
16 X 22 CM
76 PAGINE
85 FOTOGRAFIE
BROSSURA
CONTRASTO
€ 32,0

 
 

Pensatore della fotografia e “fotografo innocente”, come ama definirsi, Italo Zannier è un intellettuale, docente e fotografo, primo titolare di una cattedra di Storia della fotografia in Italia, nonché figura di riferimento per il riconoscimento della disciplina nel nostro paese, e nel nuovo volume Senza parole (Contrasto), ci offre un breve ma intenso racconto per immagini parole della sua lunga vita.

Una vita da grande cultore e appassionato collezionista di fotografia, caratterizzata dalla dedizione a un sogno, puntellata di scoperte, conoscenze, incontri, visioni e tanta scrittura, dove il fil rouge si rivela sempre il fermo immagine fotografico.

Il libro si presenta con un doppio formato che racchiude al centro un inserto di parole e immagini di dimensioni più ridotte. Quello costruito da Zannier è un percorso che dalle “fotofanie” realizzate a colori e in digitale procede a ritroso alle immagini “neorealiste” in bianco e nero dei primi anni – come per accompagnarci dal “fatto a macchina”, con l’istantaneità di una digitale compatta o di un cellulare, al “fatto a mano” con negativi e acidi di sviluppo – per poi ricondurci nel tempo presente.

Zannier ci guida in questo tuffo nei ricordi in cui incontriamo persone, aneddoti, visioni di un artista che non si è mai stancato, in oltre settant’anni di attività, di confrontarsi e sperimentare conl’immagine fotografica, uno strumento della memoria, un diario dell’evoluzione dello sguardo personale e umano.

Ispirato al piacere che la fotografia può generare, il suo entusiasmo è sorprendente e ci riporta progressivamente verso quella dimensione epicurea affermata e ispirata da Guillaume Apollinaire.

“Il tuo sorriso m’attira come
M’attirerebbe un fiore
Fotografia sei il fungo bruno
Di quella foresta
Ch’è la sua bellezza
I bianchi vi accendono
Un chiaro di luna
In un giardino quieto
Pieno d’acque vive e di giardinieri indiavolati
Fotografia sei il fumo di quell’ardore
Ch’è la sua bellezza
E ci sono in te
Fotografia
Toni illanguiditi
Vi si ode
Una melopea
Fotografia sei l’ombra
Di quel Sole
Ch’è la sua bellezza”

Italo Zannier (Spilimbergo, 1932), dopo gli studi di architettura e di pittura, si è dedicato alla fotografia (dal 1952) ed è stato un pioniere della storia della fotografia in Italia. Tra i fondatori del Gruppo friulano per una nuova fotografia (1955), interessato a ricerche sociologiche e ambientali, ha lavorato dapprima in Friuli (1952-65) e successivamente su tutto il territorio nazionale, dedicandosi in particolare alle coste e ai monti grazie a un’importante committenza da parte dell’ENI (1967-76). Impegnato nell’insegnamento universitario dal 1960, ha collaborato con diverse riviste (L’architettura. Cronache e storia, Camera, Foto magazine, Popular photography) e ha curato Fotologia. Studi di storia della fotografia e FotostoricaGli archivi della fotografia. È membro, tra l’altro, della Société européenne d’histoire de la photographie; ha collaborato a diverse esposizioni internazionali (“La fotografia”, in “Paesaggio mediterraneo”, Siviglia, Expo, 1992; la sezione di fotografia in “The Italian Metamorphosis”, New York, Guggenheim Museum, 1994, e Wolfsburg, Kunstmuseum, 1995; “L’io e il suo doppio. Cent’anni di ritratto fotografi co in Italia”, Venezia, Biennale, 1995). Tra i saggi ricordiamo inoltre: Breve storia della fotografia (1961); Settanta anni di fotografia in Italia (1978); Storia e tecnica della fotografia (1982); Storia della fotografia italiana (1986); Architettura e fotografia (1991); Leggere la fotografia (1993); Le grand tour (1997); Fantastoria della fotografia (2003); Alle origini della fotografia scientifica(2008); La lanterna della fotografia. Dall’invisibile all’ignoto (2017).

“La memoria è il luogo della vita”, dico io,
lo è comunque per me, ma credo per tutti,
nel segreto notturno dell’Io profondo,
quello che a volte riemerge nei sogni,
che si spengono al primo bagliore di luce.

Italo Zannier


AA.VV.
MAGNUM AMERICA
28 X 34,2 CM
472 PAGINE
600 FOTOGRAFIE
CARTONATO
CONTRASTO
€ 99,00

 


Che cos’è “l’America”? Che aspetto ha? Cosa la distingue? Cosa significa “America” e per chi?
Per offrire possibili risposte a queste domande, Contrasto pubblica Magnum America, un’ambiziosa pubblicazione che non cerca di presentare un’esaustiva storia fotografica degli Stati Uniti, ma si avvale dei reportage dell’archivio di Magnum Photos per delineare un ritratto visuale avvincente degli Usa del passato e del presente. Sin dalla fondazione dell’agenzia, i fotografi di Magnum, come scrive la curatrice Laura Wexler nell’introduzione al volume, intendevano “mostrare ciò che osservavano, e non ciò che veniva commissionato loro da editori i cui interessi si basavano su ricerche di mercato. Le fotografie di questo libro riflettono le scoperte che hanno fatto lungo il percorso”.
Il libro è organizzato in capitoli suddivisi per decenni. Si parte dagli anni Quaranta, quando nel dopoguerra viene fondata Magnum Photos: da lì in poi la fotografia e l’impero americano si sviluppano insieme. Si arriva poi fino ai nostri giorni, a un passo da nuove elezioni presidenziali, con l’America che si trova ancora una volta a un crocevia della sua storia.
Le fotografie di Magnum costituiscono la testimonianza visiva di alcuni dei miti più duraturi degli Usa, miti che ne hanno segnato la traiettoria nel corso del XXI secolo. Ogni sezione attraversa quindi ottant’anni di storia, mostrando i momenti che identificano quegli anni, con lo sguardo e il linguaggio specifico, volta per volta, di un fotografo dell’agenzia; vi sono poi reportage collettivi, che offrono un focus più approfondito su un importante evento storico – le lotte per i diritti civili, l’undici settembre, il terrorismo – e infine, servizi individuali di ampio respiro, in cui gli autori hanno seguito per mesi o anni una vicenda sviscerandone le problematiche e i protagonisti.
Presentando storia e immagini dei cinquanta Stati americani, Magnum America ci invita a considerare il concetto di “America come impero” – con le sue avventure e disavventure militari e politiche verso l’estero, tra cui il Vietnam, l’Iraq e l’Afghanistan – nonché il soft power e l’immagine che gli Stati Uniti hanno dato di sé nella cultura popolare.


La ricchissima selezione fotografica è accompagnata da testi e commenti di vari autori – tra cui la curatrice Laura Wexler e gli studiosi Werner Sollors, Philip Deloria, Alexandra Juhasz, Matthew Frye Jacobson – che, con uno sguardo particolare sulle minoranze culturali e gli studi di genere, permettono di comprendere la storia degli Stati Uniti attraverso la sensibilità e la perspicacia che caratterizzano gli autori di una delle agenzie fotografiche più importanti al mondo.
Magnum America è un imperdibile contributo alla documentazione dell’America contemporanea. 

 

Data di pubblicazione: ottobre-dicembre 2024
© riproduzione riservata

 

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