Libri
Letture di maggio 2017
Redazione
L'immarcescibile Steve McCurry, l'inossidabile Gianni Berengo Gardin e Felix Nadar, tutti da Contrasto, sono le tre proposte di questo mese della nostra rubrica dei libri.
STEVE McCURRY
LA MIA COLLEZIONE
27,5 x 38,0 CM
272 pagine
165 FOTOGRAFIE
CARTONATO
CONTRASTO
€ 59,00
Riprodotte sulle pagine di grande formato di questo nuovo volume, le immagini di McCurry acquisiscono una forza travolgente: i ritratti, quasi a grandezza naturale, sorprendono per impatto e immediatezza, mentre gli spettacolari paesaggi si possono ammirare fin nei più piccoli dettagli. Foto di bambini, di monaci e contadini si alternano a vedute di templi antichi, città affollate, imponenti paesaggi montani e delicate scene di vita quotidiana – il lavoro, il gioco, la pesca, la preghiera… Gli scatti si susseguono l’uno dopo l’altro senza interruzioni, a tutta pagina o su pagina doppia.
Le ultime pagine del libro, infine, ripropongono in piccolo formato tutte le fotografie, accompagnate dalle didascalie e da una rapida descrizione delle circostanze in cui sono state scattate.
"McCurry è un narratore. Cattura istanti che parlano della condizione umana e costruisce le sue storie come il più raffinato degli oratori. È lucido e mirato. È un grande storico del nostro tempo e uno dei nostri più grandi artisti."
(Dall’introduzione di Antony Bannon al libro)
GIANNI BERENGO GARDIN
IN FESTA
20,0 x 24,0 CM
120 PAGINE
60 FOTOGRAFIE IN B/N
BROSSURA
CONTRASTO
€ 24,90
Contrasto pubblica In festa, il libro che riunisce un’ampia selezione delle fotografie di Gianni Berengo Gardin realizzate tra il 1957 e il 2009, molte delle quali inedite, dedicate alla cultura popolare italiana. Più di tutti forse, Berengo Gardin è il fotografo che ha raccontato il nostro tempo e il nostro Paese. La sua vita e il suo lavoro si concentrano su una scelta di campo, chiara e definita: la documentazione resa a tutto tondo e completamente, così come prima di lui avevano fatto grandi maestri fotografi del Novecento. Insieme a loro, Gianni Berengo Gardin è sempre in prima linea nel raccontare quel che doveva essere cambiato, quel che doveva essere celebrato. Questo volume raccoglie parte di quei momenti celebrativi, quelli in cui la macchina di Berengo Gardin ha scrutato l’Italia “in festa”. Le feste popolari sono da sempre un prezioso microcosmo variegato, con un certo grado di complessità culturale, sociale e tradizionale, dunque un territorio perfetto per l’obiettivo dell’autore. Ecco quindi le sagre di paese con le giostre e le bancarelle, le processioni religiose e le sfilate dei carri, le sale da ballo e i concerti in piazza. Volti allegri, divertiti, assorti o a volte spaventati, che compongono un ritratto suggestivo e profondo non solo di un Paese, ma dell’uomo nella sua realtà più intima.
"Cosa sia veramente la festa e impossibile dirlo. Si può solo mostrarlo. Quella compresenza di solennità e di gioco, di tradizione e di irrisione, di religione e di trasgressione, di esaltazione e di introspezione, di ricordanza e di licenza, di corporeità e di spiritualità, che è l’essenza del fenomeno festivo non si lascia afferrare dalle parole, ma in compenso resta imprigionata nell’obiettivo fotografico. Ne sono la prova questi bellissimi scatti di Gianni Berengo Gardin, che non si limitano a fornirci delle splendide immagini di questa o quella ricorrenza. Ma catturano proprio l’essenza universale della Festlichkeit, quell’ombra del passato che sorge e ritorna sempre nel dì di festa, come scrive Leopardi nel più vertiginoso dei suoi Pensieri. È l’ombra della società che risorge. Ci sta davanti come una visione, nostra e non più nostra. E squaderna le sue architetture materiali e immateriali di fronte all’occhio del fotografo."
(dall’introduzione di Marino Niola)
Il libro accompagna la mostra di Gianni Berengo Gardin In festa. Viaggio nella cultura popolare italiana, omaggio del festival di antropologia del contemporaneo Pistoia - Dialoghi sull’uomo al fotografo. L’esposizione sarà aperta al pubblico dal 26 maggio al 2 luglio 2017 nelle Sale Affrescate del Palazzo Comunale di Pistoia.
FÉLIX NADAR
UNA VITA DA GIGANTE
16,0 x 22,4 CM
235 PAGINE
100 FOTOGRAFIE IN B/N
CARTONATO TELATO
CONTRASTO
€ 24,90
Contrasto pubblica Una vita da gigante di Félix Nadar. Il volume a cura di Michel Christolhomme, sociologo e storico della fotografia che da anni si occupa di fotografia sociale, accompagna le diverse fasi della vita del fotografo attraverso un percorso approfondito fatto di immagini (oltre cento) e una scelta ragionata di suoi testi in cui Nadar si racconta in prima persona. Nel libro ci sono anche alcuni scritti di amici e intellettuali contemporanei (Victor Hugo, Jules Verne, Charles Baudelaire tra gli altri).
Gaspard-Félix Tournachon, in arte Nadar, non è stato solo una delle più grandi personalità della storia della fotografia, ma anche uno dei pionieri di questa arte. Diventato famoso per la sua galleria di ritratti di grandi intellettuali del XIX secolo – George Sand, Sarah Bernhardt, Victor Hugo, Charles Baudelaire, Gautier, Gustave Doré e molti altri – fu inventore di molteplici tecniche fotografiche, e fu il primo a realizzare fotografie aeree e sotterranee.
Ma spesso la sua fama di fotografo ha oscurato il fatto che fosse anche caricaturista di talento, giornalista, uomo di lettere, intellettuale pienamente calato nel suo tempo e nel mondo dell’arte a lui contemporaneo (fu nel suo studio di Boulevard des Capucines, a Parigi, che nell’aprile del 1874 ebbe luogo la prima mostra collettiva degli Impressionisti).
Nadar ha scritto tanto delle sue avventure con l’aerostato come del lavoro di fotografo. È stato una personalità prolifica in tanti campi: come giornalista ha pubblicato centinaia di articoli; come caricaturista ha realizzato migliaia di disegni (i circa duecentocinquanta del Panthéon Nadar rappresentano un’opera a sé); come fotografo è stato autore di migliaia di scatti; come uomo di lettere, infine, ha lasciato una decina di opere. Forse Nadar non ha veramente primeggiato in tutti questi campi e sarebbe relegato tra i personaggi di secondo piano se non fosse per la sua opera fotografica. Ma se non avesse percorso anche le altre strade, non sarebbe divenuto il geniale fotografo che è stato.
Memorie di un gigante offre il ritratto di un uomo e di un artista eccezionale, avventuroso, dalla curiosità insaziabile e dalla geniale inventiva. E al di là del suo percorso umano, il libro ci restituisce un vero e proprio testamento della vita intellettuale, artistica e culturale della Francia del XIX secolo.
Non ci posso fare niente. Scrivo quello che penso, come lo penso, perché lo penso, addolorato a volte di offendere quel che amo, pur ammettendo, anche senza crederci, di potermi sbagliare perché sono un uomo. Ma, se non altro, uomo libero come pochi, nel più perfetto distacco, e nel totale disprezzo dei desideri e delle ambizioni comuni nel grande mercato umano, animato da un disdegno provato e messo alla prova nel corso di una vita che comincia a farsi lunga; poiché, in una parola, non mi aspetto niente dalla mia penna e non le devo chiedere niente, oggi, nemmeno il pane.
Data di pubblicazione: maggio 2017
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