Editoriale
Luglio - Settembre 2024, Anno XVIII, N. 122
Ezio Rotamartir
Un nuovo numero estivo carico di novità! Una nuova rubrica e tre nuovi corpi macchina freschi di produzione. Tanti libri, un'altra app e considerazioni sulla vita, il mercato e il mondo della fotografia: tutto quello che ci vuole per trascorrere bene il periodo estivo, che sia di vacanza oppure no.
Stavo leggendo un saggio sull'universo e sulla ricerca continua che gli scienziati (fisici, astrofisici, matematici ma anche filosofi e biologi) svolgono per scoprire che cosa succede nell'Universo e sono rimasto affascinato dai numeri. Un tempo, quando ero molto giovane, si pensava che l'intero universo corrispondesse, grosso modo, alla nostra galassia, la via Lattea e poco più. Poi, graie alle esplorazioni spaziali ma soprattutto all'uso di telescopi sempre più potenti si è giunti a scoprire anche galassie lontane quanto l'età dell'universo intero, lontane quasi 14 miliardi di anni dal nostro piccolissimio pianeta. Quando sembrava che il telescopio spaziale Hubble fosse il non plus ultra dell'esplorazione visiva del cosmo ecco che viene lanciato il telescopio spaziale James Webb, JWST per gli amici, che ne centuplica le possibilità. Prima della sua messa in funzione l'immagine di copertina non sarebbe stata possibile infatti. Ma ce ne sono migliaia a disposizione sui siti dell'ESA, l'Ente spaziale europeo, o della NASA.
Si tratta di un'immagine a infrarossi del telescopio Webb, combinata con i dati del telescopio spaziale Hubble, che ha dato come risultato questa immagine della galassia M74. I colori rossi mostrano le polveri sparse tra le spire della galassia mentre quelli arancioni più chiari sono le polveri più calde. Le stelle più "giovani" sono quelle dal colore blu mentre le più vecchie, vicino al centro della galassia sono azzurre e verdi. Le bolle rosa? Sono aree in cui si stanno formando nuove stelle.
Quando si pensa di essere soli nell'universo e si pensa al nostro infimo pianeta come il centro di tutto basterà pensare che intorno a ogni stella che vediamo ruotano dei piccoli pianeti, proprio come quelli presenti nel nostro sistema solare che ruotano in modo ellittico e sui tre assi intorno alla nostra stella, il Sole, per capire che non siamo davvero nulla davanti alla vastità di queste meraviglie.
Solo il pensiero dovrebbe farci riflettere sul valore intrinseco della vita, sia la nostra sia il concetto in senso generale, più ampio, assoluto: basta uno sguardo per confrontare anche il tempo che trascorriamo sulla Terra al confronto dei tempi in cui si muove l'Universo. Parliamo di cifre come 102 (cento anni, la nostra esistenza quando siamo fortunati) contro 1011 (dieci miliardi di anni) volendo fare una media peggiorativa dalla nascita dell'Universo. Praticamente 10.000.000.000 dove noi compariamo nelle ultime due cifre...
Certo tutto è relativo poiché il tempo passa in modo diverso sulla Terra rispetto ad altri luoghi ma, di certo, è che ne abbiamo una percezione decisamente distorta.
Per ora pensiamo a trascorrere in pace questa estate bizzarra: tanto caldo e tanto maltempo che si intervallano di continuo.
In questo numero di osservatoriodigitale è apparsa una nuova rubrica – non vi spaventi il nome in francese! – scritta e curata da una indiscussa frequentatrice del mondo della fotografia e della moda (e, ovviamente di tutto cià che riguarda Parigi): Fabrizia Rossetti Carenzio che ci accompagnerà con i suoi commenti a fotografie di moda che hanno fatto la storia. Abbiamo incontrato un fotografo, Mario Lisi, che ha crreato un modo particolare per utilizzare la luce: vediamolo nei particolari nel profilo a lui dedicato.
Per quanto riguarda le novità di mercato, oltre alle "solite e puntuali" osservazioni del nostro Stefano Tieghi, si parla di nuove fotocamere Canon e di una macchina fotografica a pellicola Pentax davvero particolare.
Non mi resta che augurare a tutti buona estate e buona lettura.
Arrivederci al prossimo numero.
Ezio Rotamartir