Taccuino
A Milano e in vacanza con fil rouge la fotografia
Valeria Prina
Un itinerario fotografico influenzato dal desiderio di vacanza o di weekend, che porta dalla scoperta di alcune mostre, molto diverse tra loro, esposte a Milano, fino ad altre in località mete di vacanza.
«Facciamo un selfie?» sembra essere diventato la domanda classica. Tutto sembra degno soggetto di una foto, a volte anche senza considerare l'opportunità di una ripresa. Parallelamente si assiste a una attenzione alle immagini e alla possibilità di scoprire il lavoro degli altri. Così a Milano dal 3 al 9 giugno 2019 si è svolto PhotoWeek, una settimana interamente dedicata alla fotografia e, come tiene a sottolineare l'assessore alla Cultura di Milano Filippo Del Corno, una delle 4 settimane dedicate alla cultura, una per stagione. PhotoWeek ha permesso di vivere la fotografia a 360°, offrendo la possibilità di partecipare a 165 eventi, che hanno coinvolto l'intera Milano e istituzioni non solo legate alla fotografia. Il pubblico ha potuto vedere mostre, proiezioni, performance, partecipare a incontri, workshop, laboratori. Anche rivedere l'edizione restaurata di Blow up, il film di Antonioni, che aveva fatto nascere in molti la passione per la fotografia. PhotoWeek ha inglobato, per quella settimana, il Photofestival, che, iniziato il 17 aprile, prosegue per tutto il mese di giugno, offrendo a sua volta la possibilità di vedere ancora tante delle 177 mostre diffuse in oltre 120 spazi della Città Metropolitana, a cui si è aggiunto un vero e proprio festival satellite a Pavia.
Ora, archiviata PhotoWeek, ci sono ancora tante possibilità di vedere i lavori di altri famosi fotografi. Ma questi sono anche mesi di vacanze più o meno lunghe, dal weekend alla settimana. Così qui parliamo anche di mostre che chi è in vacanza può vedere, magari a volte come occasione per sfuggire temporaneamente al caldo. Comunque sempre puntando sulla qualità.
1 - Silvia Lelli e Roberto Masotti, i fotografi famosi per il loro lavoro nel mondo della musica sono protagonisti a Milano a Palazzo Reale. La grande mostra, dal titolo Lelli e Masotti. Musiche, esposta fino al 23 giugno 2019, attraverso 110 suggestive immagini in bianco e nero ci fa scoprire il mondo della musica dal vivo. Un mondo molto vario, visto nei momenti delle prove come nei concerti, è stato raccontato da Silvia Lelli e Roberto Masotti in oltre cinquant’anni di attività. Chi ama la musica tornerà con il ricordo a momenti vissuti o spettacoli persi per qualche motivo. Chi si interessa di fotografia potrà cogliere l’atmosfera che l’obiettivo riporta intatta, senza mai rompere la magia del momento musicale con invadenza di luci, rumori e movimenti.
2 - Sono fotografie decisamente insolite quelle proposte con Liu Bolin. Visibile Invisibile al Mudec di Milano. Si tratta infatti di performance mimetiche, in cui, grazie a un accurato body painting, il corpo di Liu Bolin appare integrato con lo sfondo. Bolin, è il commento, «fa sua la poetica del nascondersi per diventare “cosa tra le cose”.
Si può «cercare» Liu Bolin nelle foto fino al 15 settembre. Ed è un modo per cogliere quanto fantasia e creatività possa dare dei risultati non convenzionali, destinati a catturare l’attenzione di un osservatore aldilà dei tempi.
3 - Un doppio significato caratterizza la mostra Magnum’s First esposta a Milano presso il Museo Diocesano. È infatti la riproposta della prima mostra Magnum presentata tra il giugno 1955 e il febbraio 1956 in cinque città austriache. Andata perduta è stata ritrovata nel 2006 e presenta 83 foto b/n, ora restaurate, realizzate da Robert Capa, Marc Riboud, Werner Bischof, Henri Cartier-Bresson, Erns Haas, Erich Lessing, Jean Marquis e Inge Morath. È anche una dimostrazione di come, fin dall’inizio, la fotografia sia stata considerata da Magnum come documento, ma anche per il valore artistico degli scatti dei fotografi dell’agenzia.
La mostra Magnum’s First è esposta al Museo Diocesano fino al 6 ottobre.
4 – Due o tre immagini che compongono un dittico o un trittico, con un sottile fil rouge che lega il primo fotogramma al secondo e questo a sua volta al terzo: sono le immagini di Alessandra Baldoni, che sembrano rendere visibili le associazioni che la nostra mente costruisce spesso senza che ce ne rendiamo conto. La mostra che le raccoglie si intitola Atlas ed è esposta a Milano fino al 29 giugno presso Red Lab Gallery/Miele.
5 - Weekend di vacanza in una Città d'arte? Se la scelta cade su Roma è anche possibile vedere una mostra fotografica particolare. Fino al 31 luglio presso il Talent Garden Poste Italiane di piazza Mazzini, per il percorso espositivo «Talent Garden Artworks#3», giunto quest'anno alla sua terza edizione, sono esposte 31 opere fotografiche con tema paesaggi deserti per suscitare una visione irreale del mondo. Autori sono Luca Abbadati (Brescia, 1981) e Charlie Davoli (Singapore, 1976) che coinvolgono gli osservatori in un percorso espositivo intitolato «Errare» ideato dalla storica dell'arte Maria Vittoria Pinotti. Che commenta: «"Errare" ha un'ambivalenza semantica, indica chi vaga senza una meta, ma è anche allusivo all'inganno o semplicemente all'atto dello sbagliare, ed entrambi i fotografi ne fanno uso nelle rispettive declinazioni di ricerca, all'insegna di una fotografia errante che cattura luoghi e paesaggi architettonici per Abbadati, fatta di errori e paradossi visivi per Davoli».
6 - Se invece la vacanza è in Toscana, fino al 1° settembre 2019 è possibile scoprire un grande regista come Alfred Hitchcock, magari sottovalutato allora, ma ora molto amato, al punto che molti sono i riferimenti che lo coinvolgono. Addirittura, parlando dell’opera lirica totalmente da scoprire per il pubblico di casa nostra, Die tote stadt di Erich Wolfgang Korngold, andata in scena alla Scala a Milano si è citato Hitchcock, vedendovi una vaga ispirazione per La donna che visse due volte con James Stewart e Kim Novak. Per il pubblico di oggi è un modo per capire come un tempo fosse proprio la fotografia – ritratti o scatti durante le riprese del film - ad avvicinare registi, attori e i film stessi agli spettatori, catturandone l’attenzione e suscitandone l’interesse anche prima dell’uscita al cinema.
La mostra Alfred Hitchcock nei film della Universal Pictures è esposta al Museo della grafica Palazzo Lanfranchi, a Pisa, fino al 1° settembre.
7 - In alternativa la vacanza può essere alle terme. Se la scelta cade su Abano Terme si può vedere fino all’8 dicembre una mostra tutta al femminile, dal titolo All about women. Alla Casa-Museo Villa Bassi, nel cuore di Abano Terme, sono esposti i ritratti realizzati da Eve Arnold, prima fotografa donna insieme a Inge Morath entrata a far parte della Magnum.
Quella di Eve Arnold è una visione della donna decisamente ampia, dal glamour hollywoodiano a donne che regolarmente devono confrontarsi con le asperità della vita femminile. In mostra si possono infatti vedere ritratti di dive di Hollywood come di donne ritratte nella loro quotidianità. Al 1950 risale l'incontro con Marilyn Monroe, inizio di un sodalizio interrotto solo dalla morte dell'attrice. Parallelamente fotografa in vari Paesi del Medio ed Estremo Oriente e tra il 1969 e il 1971 realizza il progetto Dietro il velo, a testimoniare la condizione della donna in Medioriente.
(foto in apertura: Alessandra Baldoni - Atlas 24, 2017-2019, stampa fine art)
Data di pubblicazione: giugno 2019
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