Editoriale

Ottobre - Dicembre 2023, Anno XVII, N. 119

Ezio Rotamartir

 

USA Foliage autunnale

Segnali di fumo, ma dietro sembra esserci anche tanto arrosto..., dal mondo della fotografia: mostre, incontri, annunci di prodotto: Insomma sembra di essere tornati ai tempi passati ma è davvero tutto oro quello che luccica? A volte l'arrosto può esserci ma risultare bruciato oppure la ciambella può non avere il fatidico buco nel mezzo. Siamo in condizione di farceli piacere lo stesso?

Dalla scorsa estate, che sembra aver portato i suoi strascichi fino a qualche giorno fa, ho girato per l'Italia visitando mostre e leggendo libri sulla fotografia. Ho incontrato anche professionisti e operatori del mercato che mostravano un cauto entusiasmo sull'andamento futuro della loro professione, forse gratificati e un poco obnubilati dal periodo di vacanza, chissà. Certo che la mia casella di posta non ha mai smesso di riempirsi: quasi ogni giorno trovavo l'annuncio di una nuova mostra o esposizione o, ancora, di premio fotografico in ogni angolo del bel Paese. Per non parlare di inviti e annunci a proposito di novità e prodotti, a loro dire, sbalorditivi.

Come sempre invece trovavo per strada e nei luoghi visitati molte persone con la bella fotocamera d'ordinanza al collo, modelli non proprio nuovissimi ma che sembravano accontentare appieno le esigenze dei loro fruitori. Quindi che succede? È il solito discorso che facciamo da anni: tante novità ma pochi denari da spendere quindi vendite piuttosto contratte, a dispetto di tutte le campagne di sconti e prestiti disponibili sul mercato. C'è ormai un cash back per tutto forse, però, mancano sempre gli acquirenti.

È di qualche giorno fa un evento tenutosi a Milano, chiamato con grande pomposità Big Event, organizzato da un noto rivenditore meneghino superstite (ormai ce ne sono meno di cinque in tutta la città) in collaborazione con alcuni marchi decisamente famosi, che si teneva su due piani di un vecchio capannone. Al piano di sotto una dozzina di micro stand dedicati alle novità di Canon, Nikon, Sony e compagnia cantante mentre al piano di sopra c'erano spazi per una ventina di fotografi che mostravano e vendevano le loro opere, con adiacente uno spazio, denominato Talk, in cui si tenevano delle conferenze con nomi molto conosciuti della fotografia italiana (Massimo Sestini su tutti). Al di là del caldo, già di base a causa di un colpevole autunno mascherato da fine estate, acuito dalla presenza di una folla invasata e famelica di novità dopo anni di astinenza dal contatto fisico, direi che è stata un'esperienza simpatica, non trovo altro aggettivo, anche perché era impossibile pretendere di affrontare un discorso con qualcuno dei rappresentanti delle aziende espositrici mentre eri costantemente pressato da ogni lato da un numero imprecisato di scalmanati, spesso "armati" di fotocamera e supertele per far vedere quanto erano professionali e à la page.

Gli organizzatori sostenevano che sarebbero intervenute circa quindicimila persone all'evento: allora si poteva pensare a uno spazio meno angusto...

Certo, si dice che chi si accontenta gode. Non ci ho mai creduto a questa panzana perché, a mio avviso, chi si accontanta fa un po' la fine di chi vive sperando. A buon intenditor.

Per il resto, non contenti di vivere coattamente gli influssi negativi di una guerra, ce ne troviamo un'altra alle porte di casa. Borse impazzite, carburanti, energia e gas di nuovo alle stelle (eh, d'altra parte le borse hanno paura...) e noi, poveri tapini inermi, a subire nuovi rincari e gabelle di ogni tipo. Per chi vive nella metropoli milanese ci sarebbero anche tanti discorsi da vare sulle vessazioni che vengono perpetrate al popolo dal sindaco Sala e dai suoi giannizzeri mascherati da assessori ma, questo, è un discorso locale e troppo lungo da fare in questa sede.

Succo della questione: chi ha a disposizione i denari per l'acquisto di fotocamere, obiettivi e accessori sempre più cari?

Chi lo sa, confidiamo nel prossimo avvento di Babbo Natale.

Buona luce a tutti e arrivederci al numero per l'inverno.

Ezio Rotamartir