analisi compact system camera seconda parteLe fotocamere a ottica intercambiabile prive di pentaspecchio, chiamate genericamente ''mirrorless'' al loro apparire ma oggi denominate più appropriatamente CSC (Compact System Camera), rappresentano oggi un mercato in straordinaria ascesa, trasformatosi nel volgere di pochi anni da un segmento di nicchia a un settore in grado di rivaleggiare ad armi pari con quello delle reflex in termini di caratteristiche tecniche, appeal commerciale e varietà delle proposte. La notevole dinamicità di questo segmento è frutto del grande numero di produttori che propongono un'ampia gamma di CSC, non potendo o non volendo permettersi di cimentarsi nel mercato delle reflex, monopolizzato da Canon e Nikon. A riprova di tale proliferazione di fotocamere abbiamo dovuto suddividere in ben quattro capitoli la nostra analisi del mercato delle CSC, della quale proponiamo la seconda parte.

Di CSC ci eravamo già occupati in occasione del Photokina 2012 (Fotocamere mirrorless: tra le protagoniste del Photokina), esaminando i progressi compiuti dalla tecnologia nei due anni trascorsi dalla nostra prima analisi delle allora quasi semisconosciute mirrorless, almeno in Italia (Fotocamere mirrorless. Prima e Seconda parte). Queste precedenti analisi, che tratteggiavano la nascita e l'evoluzione del concetto di fotocamera a ottica intercambiabile priva di pentaprisma, esaminando le allora nuove proposte in commercio, forniscono un utile metro di paragone che consente di apprezzare appieno la crescita spettacolare che ha caratterizzato il mercato delle CSC in questi ultimi quattro anni.

Nel rammentare al lettore che le caratteristiche complete delle fotocamere di cui parleremo sono come sempre disponibili nel comparatore di Fotoguida.it, proseguiamo l'analisi del ricco e variegato mercato delle CSC esaminando i numerosi prodotti di Nikon e Olympus in questo settore, dopo avere analizzato nella prima parte le proposte di Canon, Fujifilm, Hasselblad, Kodak e Leica.

logo Nikon

 

 

 

Nikon 1 S2Le proposte Nikon in materia di CSC sono incentrate sul sistema Nikon 1, la cui peculiarità riguarda le dimensioni ridotte del sensore - solamente 1'', più grande soltanto di quello della serie Pentax Q – con l'evidente intenzione di contenere al massimo gli ingombri della fotocamera, anche accettando gli inevitabili compromessi nella qualità dell'immagine che ne derivano. Erede del modello Nikon 1 S1 di gennaio 2013, la Nikon 1 S2 rappresenta la proposta entry-level della famiglia ed è sul mercato da maggio 2014. Incentrata come detto su un sensore CMOS Nikon CX di 1" (13,2 x 8,8mm) da 14,2M (10,1M sulla S1, dati tra parentesi) supportato da un nuovo processore Expeed 4A (Expeed 3A), la Nikon 1 S2 si contraddistingue per un sofisticato sistema autofocus ibrido (con rilevazione di fase/rilevazione del contrasto) a 135 punti AF, un display LCD fisso di 3'' da 460.000 punti, attacco per ottiche Nikon 1, sensibilità ISO 200 – 12800 (100 – 6400), velocità di scatto continuo di ben 20 fps (15 fps), capacità video full HD 1080p60 con audio stereo nei formati H.264 e MPEG4, slitta a contatto caldo assente e connettività Wi-Fi opzionale. Con un peso pronto all'uso di soli 230gr (240gr), tra i più bassi dell'intera categoria, la Nikon 1 S2 è un'ottima CSC, intuitiva da utilizzare e con pochi controlli manuali, che offre eccellenti caratteristiche per la fascia di prezzo cui appartiene, 456 euro di media nel secondo trimestre 2014 per il kit con zoom standard 11-27,5mm (soltanto 301 euro per il kit per la Nikon 1 S1), con l'unico neo rappresentato come detto dalle dimensioni ridotte del sensore.

Nikon 1 J4Intesa quale modello midrange della famiglia Nikon 1, la Nikon 1 J4, sul mercato da maggio 2014, si affianca alla Nikon 1 J3 di gennaio 2013 differenziandosene principalmente per l'assenza del filtro passa-basso sul sensore, con la conseguente superiore nitidezza e fedeltà dell'immagine, che richiede però interventi di post-produzione. Derivata tecnicamente dalla Nikon 1 V3 così come la Nikon 1 J3 deriva dalla precedente Nikon 1 V2, la Nikon 1 J4 è caratterizzata dal consueto sensore CMOS Nikon CX di 1" come detto privo di sensore passa-basso da 18,4M (14,2M con filtro passa-basso sulla J3, dati tra parentesi), integrato da un processore Expeed 4A (Expeed 3A). La midrange Nikon 1 J4 si differenzia dalla contemporanea entry-level Nikon 1 S2 per l'ancor più sofisticato sistema autofocus ibrido (con rilevazione di fase/rilevazione del contrasto) a 171 punti AF (135 punti AF), il display LCD touch fisso di 3'' da 1.037.000 punti (921.000 pixel non touch), la sensibilità ISO 160 – 12800 (100 – 6400) e la connettività Wi-Fi integrata (opzionale). Pesante pronta all'uso 232gr (244gr), valore tra i più bassi tra le moderne CSC, la Nikon 1 J4, come per altro la precedente J3, è un'eccellente fotocamera sotto ogni aspetto alla quale si può muovere l'unico appunto dell'assenza della slitta a contatto caldo per il montaggio di flash e EVF esterni, scelta forse penalizzante per una CSC che ha comunque un prezzo medio piuttosto elevato: 555 euro nel secondo trimestre 2014 per il kit con zoom standard 10-30mm (416 euro per il kit per la Nikon 1 J3).

Nikon 1 V3Ammiraglia della famiglia Nikon 1, la Nikon 1 V3 (annunciata a marzo 2014) si affianca alla Nikon 1 V2 presentata a novembre 2012 quale CSC high-end. Come per le recenti Nikon 1 J, la differenza più significativa tra le versioni V2 e V3 è l'assenza su quest'ultima del filtro passa-basso sul sensore. Basata su un sensore CMOS Nikon CX di 1" da 18,4M (14,2M con filtro passa-basso sulla V2, dati tra parentesi) integrato da un processore Expeed 4A (Expeed 3A), la Nikon 1 V3 è una CSC di gamma alta molto sofisticata, caratterizzata da controlli manuali completi e accessori in dotazione (EVF da 1,44M con copertura del 100% e grip esterni, integrali sulla più ingombrante V2). Il sofisticato sistema autofocus ibrido (con rilevazione di fase/rilevazione del contrasto) a 171 punti AF (135 punti AF), il display LCD touch inclinabile di 3'' da 1.037.000 punti (LCD fisso da 921.000pixel), la sensibilità ISO 160 – 12800 (160 – 6400), la velocità di scatto continuo di 20 fps (15 fps), la capacità video full HD 1080p60 con audio stereo nei formati H.264 e MPEG4, la slitta a contatto caldo e la connettività Wi-Fi integrata (opzionale così come l'unità GPS) fanno delle Nikon 1 V delle CSC high-end estremamente interessanti, anche per il prezzo: 924 euro di media nel secondo trimestre 2014 per il kit con zoom standard 10-30mm per la Nikon 1 V3 e 772 euro per il medesimo kit per la Nikon 1 V2.

Nikon 1 AW1La Nikon 1 AW1 è la prima fotocamera mirrorless all-weather del mondo, coniugando il meglio delle due tipologie. Comparabile come caratteristiche fotografiche alla Nikon 1 V2, la Nikon 1 AW1 è impermeabile fino a 15m, antiurto per cadute fino a 2m e resistente a temperature comprese tra -10 e +40 gradi e dispone di GPS, bussola elettronica, altimetro e profondimetro integrati. Naturalmente l'impiego ogni-tempo della fotocamera presuppone l'utilizzo delle ottiche Nikon 1 dalle analoghe caratteristiche ambientali. Le caratteristiche prettamente fotografiche di questa sofisticata CSC rugged come detto sono sovrapponibili a quelle della Nikon 1 V2, differenziandosene per l'assenza del mirino integrato oltre che per il peso maggiore (356gr contro 278gr). Sul mercato da ottobre 2013, la Nikon 1 AW1 aveva nel secondo trimestre 2014 un prezzo medio di 740 euro per il kit con zoom standard 11-27,5m, invero non eccessivo per l'unica CSC all-weather attualmente esistente al mondo.

logo Olympus

 


Olympus PEN E-PM2Olympus, tra i primi e più convinti sostenitori del concetto mirrorless, propone ben due gamme diverse di CSC. La gamma Olympus PEN, rivisitazione dell'omonima fotocamera degli anni '60 alla quale si ispira per lo stile e il design retro', vede quale modello entry-elevel la Olympus PEN Mini E-PM2 annunciata a settembre 2012. Erede della Olympus PEN Mini E-PM1 di giugno 2011, la E-PM2 è incentrata come tutte le CSC Olympus su un sensore in formato FT (Four Thirds) o Quattro Terzi (17,3 x 13mm), nella circostanza il medesimo CMOS da 16,1M della Olympus OM-D E-M5 (la E-PM1, i cui dati sono riportati tra parentesi, incorpora il sensore da 12,1M della EP-3) supportato da un potente processore TruePic VI. Questa fotocamera MFT (Micro Four Thirds) – ricordiamo che il sistema Micro Quattro Terzi combina l’utilizzo della modalità Live View con il sistema Quattro Terzi eliminando la necessità del mirino, dando luogo a dispositivi ancora più compatti - si contraddistingue per un display LCD touch fisso di 3'' da 460.000 punti (non touch sulla E-PM1, dati tra parentesi), attacco per ottiche Micro 4:3, sistema autofocus a 35 punti AF, sensibilità ISO estesa 200 – 25600 (200 – 12800), velocità di scatto continuo di 8 fps (4,1 fps), capacità video full HD 1080p60 con audio stereo nei formati AVCHD, H.264 e MPEG4 (1080p30, AVCHD e MJPEG), slitta a contatto caldo per il montaggio di flash e EVF esterni (il flash integrato è assente su entrambi i modelli) e connettività Wi-Fi opzionale. Con un peso pronto all'uso di 269gr (265gr), tra i più bassi della categoria, la Olympus PEN Mini E-PM2 è un'ottima CSC entry-level, semplice e intuitiva da utilizzare che offre però eccellenti caratteristiche, oltretutto con un ottimo rapporto qualità/prezzo: 494 euro di media nel secondo trimestre 2014 per il kit con zoom standard 14-42mm (soli 307 euro per il kit per la Olympus PEN Mini E-PM1).

Olympus PEN E-PL7Nella fascia midrange Olympus propone i modelli PEN Lite, tre dei quali sono attualmente in commercio: la Olympus PEN Lite E-PL5 annunciata a settembre 2012, la recentissima (settembre 2014) E-PL7 e la Olympus PEN Lite E-PL6, presentata a maggio 2013 ma solamente ora commercializzata in Italia, che per caratteristichee prezzo sembra destinata a sostituire la PEN Mini E-PM2, ormai sul mercato da due anni. La nuovissima Olympus PEN Lite E-PL7, presentata al recente Photokina, incorpora molte delle caratteristiche della gamma Olympus OM-D nel più compatto e leggero formato della linea PEN. Per tutti e tre i modelli il sensore è il CMOS in formato FT da 16,1M mentre il processore TruePic VI che potenzia E-PL5 ed E-PL6 è sostituito da un più potente TruePic VII sulla nuova E-PL7. Caratterizzata da un display LCD touch inclinabile di 3'' da 1.037.000 punti (460.000 pixel su E-PL5 ed E-PL6, inclinabile per quest'ultima), attacco per ottiche Micro 4:3, sistema autofocus avanzato a 81 punti AF (35 punti AF su E-PL5 ed E-PL6), sensibilità ISO nativa 200 – 25600 (100 – 25600 estesa su E-PL5 e 200 – 25600 estesa su E-PL6), raffica di 8 fps, capacità video full HD 1080p30 con audio stereo nei formati H.264 e MOV (H.264, MPEG4 e MJPEG su E-PL5; H.264, MOV, MPEG4 e AVI su E-PL6), slitta a contatto caldo per il montaggio del flash esterno in dotazione e di un EVF opzionale, connettività Wi-Fi integrata (opzionale) e peso pronto all'uso di 357gr (325gr). La Olympus PEN Lite E-PL7 è un'eccellente CSC midrange, ricca di controlli manuali e funzionalità all'avanguardia, ideale successore della Olympus PEN Lite E-PL5 (prezzo medio nel secondo trimestre di quest'anno 599 euro), come testimonia il prezzo iniziale di 600 euro circa (in entrambi casi per il kit con zoom standard 14-42mm) in linea con le dirette concorrenti. La Olympus PEN Lite E-PL6, dotata di maggiori controlli manuali e funzionalità rispetto alle PEN Mini, si presenta come il sostituto naturale della E-PM2, come dimostra il prezzo iniziale di circa 500 euro per il consueto kit con zoom standard 14-42mm.

Olympus PEN E-P5Il modello high-end della famiglia PEN è rappresentato dalla Olympus PEN E-P5. Annunciata a maggio 2013 quale erede della E-P3 del giugno 2011 e prima ancora della storica E-P1 presentata a giugno 2009, prima mirrorless a vedere la luce, la E-P5 è una CSC di alta gamma che, al consueto sensore CMOS Quattro Terzi (17,3 x 13mm) da 16,1M e al potente processore TruePic VI, affianca un display LCD touch inclinabile di 3'' da 1.037.000 punti, attacco per ottiche Micro 4:3, sistema autofocus a 35 punti AF, sensibilità ISO nativa 100 – 25600, velocità di scatto continuo di 9 fps, ben superiore ai soli 3fps della precedente E-P3, capacità video full HD 1080p30 con audio stereo nei formati H.264, MPEG4 e MJPEG, flash integrato, slitta a contatto caldo per il montaggio di un EVF esterno e connettività Wi-Fi integrata. Pesante pronta all'uso 420gr, un valore in linea per la categoria, la Olympus PEN E-P5 è una sofisticata CSC contrassegnata da funzionalità e controlli manuali completi, che nel secondo trimestre 2014 aveva un prezzo medio di 1.019 euro per il kit con zoom standard 14-42mm.

Olympus OM-D E-M5Ispirata alle storiche fotocamere a pellicola Olympus OM, la serie Olympus OM-D si rivolge alla platea dei fotografi più evoluti. Primo esponente di questa linea di CSC di gamma alta è la Olympus OM-D E-M5, annunciata a febbraio 2012. Incentrata su un sensore CMOS nel classico formato Quattro Terzi da 16,1 megapixel di risoluzione e un processore TruePic VI, la E-M5 si contraddistingue per un EVF ad alta risoluzione da 1,44M con copertura del 100%, un display LCD touch inclinabile di 3'' da 610.000 pixel, attacco per ottiche Micro 4:3, sistema autofocus a 35 punti AF, sensibilità ISO estesa 200 – 25600, raffica di 4,2 fps, capacità video full HD 1080p60 con audio stereo nei formati AVC/H.264, MPEG4 e MJPEG, slitta a contatto caldo per il montaggio di un flash esterno (il flash integrato è assente) e connettività Wi-Fi opzionale. Pesante pronta all'uso 425gr, la Olympus OM-D E-M5 era con ogni probabilità la CSC più sofisticata al mondo al momento del lancio e ancora oggi rimane un punto di riferimento per la categoria, con gli unici nei rappresentati da performance del sistema autofocus non all'altezza per catturare soggetti in movimento e dalla velocità di scatto continuo non eccezionale. Grazie a controlli manuali completi, un robusto corpo macchina tropicalizzato in lega di magnesio e un sofisticato sistema di stabilizzazione su 5 assi sia per lo scatto di immagini che per le riprese video, la E-M5, nonostante i due anni abbondanti di età, grazie a un prezzo medio nel secondo trimestre 2014 di 955 euro per il kit con zoom 12-50mm, è tra le CSC high-end dal rapporto qualità prezzo più favorevole.

Olympus OM-D E-M1Attuale ammiraglia della linea OM-D, la Olympus OM-D E-M1 è una tra le CSC high-end più avanzate in assoluto, indicata da Olympus addirittura quale successore della sofisticata reflex E-5. Presentata a settembre 2013, la E-M1 si differenzia dalla precedente E-M5 per il sensore CMOS Quattro Terzi (17,3 x 13mm) da 16,3M con capacità di rilevazione di fase on-chip a 37 punti AF che consente di utilizzare al meglio anche le ottiche in formato 4/3 mediante apposito adattatore, il più recente processore TruePic VII, l'EVF ad altissima risoluzione da 2.360.000 pixel con copertura del 100%, il display LCD touch inclinabile di 3'' da 1.037.000 punti, il più sofisticato sistema autofocus a rilevazione di contrasto a 81 punti AF, la velocità di scatto continuo migliorata (6,5 fps), il supporto video full HD nei formati AVC/H.264 e MPEG4, il compatto flash esterno in dotazione e la connettività Wi-Fi integrata. Pesante pronta all'uso 497gr, la Olympus OM-D E-M1 migliora nettamente le performance del sistema autofocus rispetto alla E-M5, pur rimanendo non ideale per la fotografia sportiva, candidandosi al titolo di migliore CSC in commercio. I controlli manuali completi e le molteplici opzioni di personalizzazione, il solido corpo tropicalizzato in lega di magnesio e il sofisticato sistema integrale di stabilizzazione su 5 assi collocano la Olympus OM-D E-M1 ai vertici della categoria, anche per quanto concerne il prezzo: 1.401 euro di media nel secondo trimestre per il solo corpo macchina.

Olympus OM-D E-M10Esponente più recente della famiglia (è sul mercato da febbraio 2014), la Olympus OM-D E-M10 è il frutto del tentativo di Olympus di offrire le caratteristiche avanzate della linea OM-D a un prezzo più abbordabile. Ciò è stato ottenuto incorporando le caratteristiche essenziali della E-M5 in un corpo macchina in lega di magnesio non tropicalizzato e dotato di un sistema di stabilizzazione semplificato su 3 assi, integrandole con alcune caratteristiche dell'ammiraglia E-M1. Ciò ha consentito tra l'altro di contenere il peso pronto all'uso della fotocamera a 396gr. La E-M10 si contraddistingue per il sensore CMOS Quattro Terzi da 16,1M della E-M5 integrato dal più recente processore TruePic VII, un EVF ad alta risoluzione da 1,44M con copertura del 100%, un display LCD touch inclinabile di 3'' da 1.037.000 pixel, attacco per ottiche Micro 4:3, sistema autofocus avanzato a 81 punti AF, sensibilità ISO nativa 200 – 25600, raffica di 8 fps, capacità video full HD 1080p30 con audio stereo nei formati AVC/H.264, MPEG4 e MJPEG, flash built-in e connettività Wi-Fi integrata. Definibile come modello ''entry-level' della famiglia OM-D, la Olympus OM-D E-M10 è una CSC high-end che offre quasi tutto il meglio delle mirrorless Olympus OM-D a un prezzo conveniente, 752 euro di media nel secondo trimestre per il kit con zoom 12-50mm, inferiore a molte dirette concorrenti, un aspetto questo che la rende una delle CSC più interessanti.

Nel prossimo capitolo dell'analisi del ricco e variegato mercato delle CSC, il terzo di quattro, ci occuperemo delle numerose proposte di Panasonic e Pentax-Ricoh.

(data di pubblicazione: novembre 2014)

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