analisi fotocamere compatte high-endA distanza di un anno e mezzo torniamo a occuparci delle compatte high-end, un interessante segmento che sebbene afflitto dall'apparentemente inesorabile crisi che ormai da anni contraddistingue il mercato mondiale delle fotocamere a ottica fissa, come abbiamo analizzato approfonditamente nelle scorse puntate della rubrica Mercati. Il tempo intercorso da quando avevamo trattato l'argomento ha permesso ai produttori di rinnovare ampiamente le loro proposte introducendo fotocamere sempre più sofisticate, capaci (e costose) con l'obiettivo di riconquistare un mercato costantemente eroso "dal basso" dalla spietata concorrenza di smartphone sempre più avanzati dal punto di vista delle capacità fotografiche.

La nostra analisi del mercato relativo alle compatte di fascia alta, suddiviso in due parti per ragioni di spazio considerato l'elevato numero di modelli in commercio, vede quali protagoniste le fotocamere compatte a ottica fissa più sofisticate e costose presenti nei cataloghi dei produttori, eccezion fatta per le cosiddette LSC (Large Sensor Compact), contraddistinte come dice il nome da un sensore di grandi dimensioni, spesso addirittura in pieno formato, delle quali ci occuperemo più avanti in questa stessa rubrica. Le compatte high-end si differenziano anche dalle cosiddette "travelzoom", anch'esse oggetto prossimamente di un'analisi dedicata, per la presenza di uno zoom meno potente, non superiore a 200-300 mm equivalenti, in modo da offrire un'ottica di superiore qualità rispetto a tutte le altre compatte di caratteristiche e costi inferiori. Il corpo macchina infine conserva sempre l'aspetto tipico delle fotocamere compatte, sebbene in alcuni modelli siano presenti alcune caratteristiche che contraddistinguono le "bridge", ovvero quelle fotocamere a ottica fissa che ricordano per gli ingombri dell'obiettivo le fotocamere a ottica intercambiabile.

Come accennato precedentemente, da quando abbiamo trattato l'argomento la maggioranza dei produttori ha rinnovato le proprie proposte in questo segmento di mercato, tuttavia il lettore interessato potrà trovare utile effettuare un confronto con i modelli della generazione precedente (Compatte high-end: uno sguardo al mercato. Prima e seconda parte), peraltro facilmente reperibili in commercio a prezzi concorrenziali e ancora perfettamente al passo coi tempi, oltre ad approfondire le caratteristiche delle singole fotocamere consultando il comparatore di Fotoguida.it. Ciò premesso, vediamo cosa propone attualmente il mercato, procedendo in ordine rigorosamente alfabetico.In questo segmento Canon, come tradizione ormai consolidata, propone due modelli dalle caratteristiche avanzate ma piuttosto diversi fra loro.

logo Canon

Canon PowerShot S120La Canon PowerShot S120 è un aggiornamento della precedente S110 dell'agosto 2012, migliorandone ulteriormente funzionalità e caratteristiche fotografiche. Sul mercato da settembre 2013, la S120 si caratterizza per un sensore CMOS retroilluminato da 12,1M di 1/1,7" (7,44 x 5,58 mm), un nuovo e potente processore d'immagine DIGIC 6, uno zoom Canon 24-120 mm F1,8 – 5,7, un luminoso touch-screen fisso con 922.000 punti di risoluzione e microfono stereo e connettività WiFi integrati. La capacità video full HD 1080p24 nei formati H.264 e MPEG4, la sensibilità ISO 80-12800, il supporto Raw e la raffica di 9,4 scatti/sec., fanno della S120 uno dei punti di riferimento tra le fotocamere high-end per qualità e prestazioni. Pesante 217 gr batterie incluse, la Canon PowerShot S120 aveva nel primo trimestre di quest'anno un prezzo medio di 396 euro (a titolo di paragone la precedente S110 nel 2013 aveva un prezzo medio di 328 euro).

Canon PowerShot G16La Canon PowerShot G16 mantiene le classiche linee che da sempre contraddistinguono le fotocamere della serie G, distinguendosi dalla S120 per la configurazione tipica da fotocamera bridge, caratterizzata dalla presenza del mirino ottico a tunnel. In commercio da settembre 2013, la G16 unisce al sensore e al processore presenti sulla S120 un luminoso zoom 28-140 mm F1,8 – 2,8, un display fisso da 922.000 punti e un microfono interno stereo. Completano le caratteristiche di questa bridge avanzata la connettività WiFi integrata, il supporto video full HD 1080p60 nei formati H.264 e MPEG4, la sensibilità ISO 80-12800, il supporto Raw e la raffica di 9,3 scatti/sec. La solida costruzione e il design bridge però ne innalzano il peso fino a 356 gr. Con un prezzo medio nel primo trimestre di 468 euro (la precedente G15 nel 2013 aveva un prezzo medio di 421 euro), la Canon PowerShot G16 ha però un costo che la pone allo stesso livello di varie DSLR, CSC e LSC di qualità.

logo Fujifilm

Fujifilm X20In questo segmento di mercato troviamo due interessanti proposte anche da parte di Fujifilm. La Fujifilm X20, erede della fortunata X10 del 2011, ne conserva molte delle peculiarità che hanno contribuito al suo notevole successo. Sul mercato da gennaio 2013, la X20 si contraddistingue per il sensore EXR CMOS II da 12M di 2/3" (8,8 x 6,6 mm), il processore d'immagine EXR II, lo zoom 28-112 mm F2,0 – 2,8, il mirino ottico avanzato, il display fisso di 2,8" da 460.000 punti e il microfono interno stereo. La capacità video full HD 1080p30 nel formato H.264, la sensibilità ISO estesa 100-12800, il supporto Raw, la raffica di 10 scatti/sec. e la connettività WiFi opzionale completano le caratteristiche di una delle migliori compatte high-end del momento, grazie specialmente alla sofisticata tecnologia EXR sviluppata da Fujifilm. Con un peso pronto all'uso di 350 gr in considerazione dell'elevata solidità costruttiva, la Fujifilm X20 aveva nel primo trimestre di quest'anno un prezzo medio di 430 euro (per confronto la X10 aveva un prezzo medio 2013 di 404 euro), abbastanza concorrenziale rispetto alle rivali più quotate.

Fujifilm XQ1A complemento della X20 troviamo in commercio la Fujifilm XQ1, incarnazione semplificata di quest'ultima, ed erede della XF1 del 2012. Così come la XF1 poteva considerarsi una versione più semplice e meno costosa della coeva X10, allo stesso modo la XQ1 riprende molte delle caratteristiche della "sorella maggiore", eliminando il mirino ottico e la predisposizione per la connettività e integrando un display LCD ad alta risoluzione da 3 pollici con 920.000 punti di risoluzione e uno zoom 25-100 mm F1,8 – 2,8. Pesante soltanto 206 gr batterie incluse, la Fujifilm XQ1 aveva un prezzo medio per il primo trimestre 2014 di 354 euro, quasi identico al prezzo medio 2013 della XF1, davvero interessante per una fotocamera compatta dall'ottimo rapporto qualità/prezzo.

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Leica D-LUX6Anche Leica propone due compatte high-end dalle caratteristiche avanzate. Sul mercato da marzo 2012, la Leica D-LUX6 è caratterizzata da un sensore CMOS da 10,1M da 1/1,7" (7,44 x 5,58 mm), un display LCD fisso da 3" di 920.000 pixel di risoluzione, un luminosissimo zoom 24-90 mm Leica F1,4 – 2,3, un microfono interno stereo e un mirino elettronico esterno opzionale. Grazie alla sensibilità ISO estesa 80-12800, al supporto Raw, alla raffica di 11 scatti/sec. e alla capacità video full HD 1080p60 nei formati AVCHD e MPEG-4, la D-LUX6 rimane ai vertici della categoria per qualità e caratteristiche, sebbene l'assenza di connettività ne denoti la concezione non recentissima. Con un peso equipaggiato di 296 gr e un ricco corredo di accessori opzionali, la D-Lux 6 è penalizzata da un prezzo medio elevato, pari a 706 euro nel primo trimestre di quest'anno, che la rende meno appetibile rispetto alle concorrenti per chi non è disposto a pagare per la fama dello storico marchio Leica.

Leica CA un prezzo relativamente più accessibile, media di 610 euro nel primo trimestre, è disponibile la più recente (ottobre 2013) Leica C (Typ112). Frutto come altre compatte Leica degli ultimi anni della collaborazione con Panasonic, la Leica C è una rielaborazione Panasonic Lumix DMC-LF1. Incentrata su un sensore CMOS da 12 megapixel da 1/1,7", un display LCD inclinabile da 3" di 921.600 punti, uno zoom 28-200 mm F2,0 – 5,9, un EVF integrato da 200.000 punti e un microfono interno stereo, la Leica C offre sensibilità ISO estesa 80-12800, supporto Raw, raffica di 10 scatti/sec., supporto video full HD 1080p50 nei formati AVCHD e MPEG-4 e connessione NFC integrata. Pesante soltanto 195 gr batterie incluse, la Leica C è un'ottima compatta high-end il cui unico punto debole è costituito dal prezzo: a titolo di paragone la "sorella" Panasonic LF1 costa quasi la metà, però non ha il fascino del marchio Leica.

Casio Exilim EX-100Per concludere è necessario spendere almeno qualche parola per altre due fotocamere che abbiamo deciso di non includere nella nostra analisi, la prima perché al momento non sembra essere in commercio nel nostro Paese, la seconda perché si tratta di un tipo di fotocamera estremamente particolare da poter essere considerata di nicchia. Precisiamo comunque per chi fosse interessato a conoscerne le caratteristiche che entrambe sono presenti nel comparatore di Fotoguida.it. La prima è la Casio Exilim EX-100, una sofisticata compatta high-end presentata agli inizi di quest'anno e dotata di caratteristiche avanzate che la collocano a livello delle migliori proposte della categoria, ma che come avviene con alcuni modelli di questo produttore risulta difficilmente reperibile in Italia. Con un prezzo indicativo di circa 300 dollari, la Casio EX-100 costituirebbe un'ottima alternativa a modelli maggiormente costosi ma come accennato attualmente Casio non sembra essere intenzionata a proporla in Italia.

Lytro 16GBLa seconda è la Lytro Light Field Camera, un apparecchio capace cioè di associare allo scatto di un’immagine tutte le informazioni relative alla distanza dei piani che la compongono, con la conseguente possibilità di intervenire successivamente per definire in piena libertà sia il piano che la profondità focale. Sorella "minore" della Lytro Illum, una sofisticata fotocamera plenottica presentata quest'anno che rientra a pieno titolo nella categoria delle LSC e di cui abbiamo parlato su Fotoguida, la Lytro Light Field Camera (per chi fosse interessato ad approfondire i principi di funzionamento della fotografia plenoptica o polidiottrica rimandiamo a un articolo pubblicato nel 2008 da Osservatorio Digitale) sembra avere trovato recentemente una stabile commercializzazione anche in Italia. Con un prezzo medio nel primo trimestre di 281 euro e 376 euro rispettivamente per i modelli con memoria interna di 8GB e 16GB, Lytro Light Field Camera è una fotocamera molto particolare che come molte innovazioni tecnologiche che rompono drasticamente con gli schemi tradizionali stenta ad affermarsi commercialmente, ma offre comunque capacità e caratteristiche uniche dal punto di vista fotografico.

Come abbiamo visto, tutte le fotocamere descritte in questa prima parte del nostro studio presentano caratteristiche molto sofisticate, che le collocano ai vertici delle fotocamere a ottica fissa eccezion fatta per le LSC, rispetto alle quali soffrono di quella che è forse l'unica limitazione, ovvero un sensore di dimensioni ridotte. É anche vero che, a parità di dimensioni del sensore, le cosiddette travelzoom offrono obiettivi più versatili rispetto alle compatte high-end, ma trattandosi di fotocamere che devono potersi adattare a ogni tipo di scatto (macro, ritratto, paesaggio, ingrandimento), le travelzoom devono sottostare a maggiori compromessi, in particolare per ciò che riguarda le caratteristiche delle ottiche. Nella seconda parte del nostro studio avremo l'opportunità di analizzare altri interessanti modelli high-end, prestando particolare attenzione a un altro concetto innovativo di fotocamera compatta, la "lens style camera" o "fotocamere snap-on" incarnata dalle Sony QX e dalle Kodak PixPro SL, un tipo di dispositivo che si propone di gettare un ponte tra smartphone e fotocamera digitale.

(data di pubblicazione: giugno 2014)alt

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