Thumbnail MercatiSono trascorsi all'incirca due anni da quando pubblicammo un articolo che si proponeva di svelare i segreti di un tipo di apparecchio all'epoca quasi sconosciuto in Italia: la fotocamera mirroless o EVIL (Electronic Viewfinder Interchangeable Lenses) che dir si voglia, una fotocamera priva del tradizionale complesso mirino/pentaspecchio. In quella prima disamina ripercorrevamo a grandi linee la storia dello sviluppo di questa tecnologia che allora sembrava proporsi modestamente quale alternativa economica alle DSLR entry-level, andando quindi a occupare una nicchia ben precisa e tutto sommato ristretta del mercato. Poiché da allora le fotocamere compatte a ottiche intercambiabili hanno conosciuto uno sviluppo stupefacente e un successo commerciale rimarchevole, cogliamo l'occasione dell'edizione 2012 del Photokina, quanto mai ricca di novità in materia, per tornare su questo interessantissimo argomento.

Fotocamere compatte a ottiche intercambiabili: il futuro della fotografia digitale?

Nell'articolo citato, oltre a tratteggiare l'evoluzione della fotocamera priva di mirino/pentaspecchio convenzionale, illustravamo il panorama di questo segmento di mercato, che all'epoca vedeva il debutto di Sony a fianco di Olympus, Panasonic, Ricoh e Samsung ma in cui spiccavano le assenze dei due leader Canon e Nikon, oltre che di altri importanti produttori come Fujifilm e Pentax. Nel lasso di tempo trascorso da allora le fotocamere compatte a ottiche intercambiabili hanno conosciuto un successo di mercato tale che non soltanto il panorama dell'offerta commerciale risulta oggi totalmente rinnovato e notevolmente ampliato, ma persino Canon e Nikon si sono convinte (o sono state costrette) a cimentarsi in questa arena. Oggi addirittura alcuni esperti prevedono che in un futuro non troppo lontano le mirroless soppianteranno le DSLR tradizionali: un risultato niente male per una tipologia di prodotto che doveva essere di nicchia! Ma quali sono le ragioni di tale successo?

Il fine ultimo di una fotocamera compatta a ottiche intercambiabili è, come dice la definizione stessa, coniugare i vantaggi in termini di peso e ingombri tipici delle CSC (Compact System Camera) con la flessibilità intrinseca a livello di obiettivi delle DSLR. Per ottenere tale risultato una fotocamera mirroless, essendo già priva per sua stessa natura del tradizionale complesso mirino ottico/pentaspecchio, deve utilizzare un sensore di dimensioni non eccessive, pena il rischio di vedere crescere le dimensioni del corpo macchina e delle ottiche a livelli troppo vicini a quelli delle reflex entry-level. Vediamo dunque il raffronto dimensionale fra i sensori utilizzati dalle mirroless attualmente in commercio.

Raffronto sensori fotocamere mirrorless

I sensori di maggiori dimensioni oggi presenti nelle fotocamere mirrorless appartengono alle grande categoria del formato APS-C, che vede coesistere le varianti proposte da produttori differenti, ma comunque sempre caratterizzate da dimensioni approssimative di 22/24x14/16mm. Tutti gli altri tipi di sensore che equipaggiano questo tipo di fotocamera sono dimensionalmente più piccoli, come si può apprezzare chiaramente dal grafico qui sopra. Se infatti si utilizzasse un sensore di dimensioni maggiori dell'APS-C, il suo maggior angolo di visione richiederebbe l'impiego di ottiche caratterizzate da un campo altrettanto ampio, andando così ad annullare un altro dei vantaggi intrinseci delle mirroless: la maggiore compattezza delle ottiche. Proprio i formati "esotici" dei sensori utilizzati da alcuni produttori hanno richiesto lo sviluppo di obiettivi ad hoc, sebbene nulla vieti di utilizzare sulle mirroless ottiche compatibili di formato superiore, ad esempio full-frame (in questo caso è il sensore a "vedere" un'area più piccola rispetto all'obiettivo, non creando alcun problema eccettuato l'ingombro e il peso maggiori dell'ottica).

Ad esempio, il sistema Nikon 1 utilizza un sensore oltre tre volte più piccolo rispetto all'APS-C, mentre la superficie del sensore installato nella Pentax Q è 13 volte inferiore. Dunque già la scelta delle dimensioni del sensore ha portato alla diversificazione delle mirrorless in fasce distinte, diversificazione accentuata dalla sofisticazione e varietà delle funzioni offerte. Display mobile anziché fisso, flash incorporato, supporto di accessori esterni come il mirino elettronico (EVF, Electronic ViewFinder, che si aggiunge al LiveView che consente al fotografo di "vedere" ciò che desidera inquadrare) e controlli manuali più o meno numerosi hanno portato col tempo allo sviluppo di un'intera categoria di mirroless caratterizzata dall'offerta di modelli atti a soddisfare praticamente qualunque esigenza tecnica, di sofisticazione e di prezzo.

Proprio il prezzo se vogliamo è l'unica nota dolente delle fotocamere mirroless. Se in origine la mirroless era intesa quale alternativa economica alla reflex tradizionale, oggi sono in commercio fotocamere compatte a ottiche intercambiabili caratterizzate da funzioni e capacità tali da non sfigurare al confronto con DSLR di fascia medio-alta, cui purtroppo corrispondono prezzi altrettanto comparabili e nettamente superiori rispetto alle reflex entry-level. Vediamo dunque cosa offre attualmente il mercato a chi è interessato a una fotocamera mirrorless alternativa alla reflex tradizionale, tenendo presente che per quasi la totalità dei modelli sono indicati i prezzi dei kit con ottica inclusa, poiché nella grande maggioranza dei casi, trattandosi di obiettivi dedicati, i produttori raramente offrono il corpo macchina disgiunto dall'ottica.

Fotocamere mirrorless fino a 800 euro

Osservando il grafico precedente vediamo che attorno ai 450 euro sono disponibili i tipi base di quasi tutti i produttori che hanno in catalogo più modelli di mirroless. Come termine di paragone ricordiamo che all'incirca per tale cifra è possibile acquistare le DSLR entry-level complete di ottica Canon 1100D e Nikon (in questo caso si tratta però della più vecchia D3100, non della nuova D3200). In ordine di prezzo crescente troviamo dunque la Olympus E-PM1 dotata di sensore MFT CMOS da 12,3MP (prezzo medio 2012 di 407 euro per il kit base), la Panasonic GF3 con sensore MFT CMOS da 12,1MP (411 euro), la Sony NEX-C3 con sensore APS-C CMOS da 16,2MP (443 euro), la Nikon 1 J1, equipaggiata con un sensore CMOS da 1" (10MP), tra i più piccoli della categoria (451 euro), e la Ricoh GXR, una mirroless che adotta un peculiare approccio modulare (ottica e sensore infatti fanno parte di un modulo che viene montato sul corpo equipaggiato dei controlli), che a titolo di esempio è acquistabile con il modulo P10 dotato di sensore CMOS retroilluminato da 10MP e zoom 28-300mm a 465 euro. In questa fascia di prezzo sono disponibili anche modelli più datati, diversi dei quali erano già in commercio o vedevano la luce all'epoca del nostro primo articolo sulla categoria, al quale rimandiamo per maggiori dettagli. Tra le novità più recenti troviamo in questa fascia di prezzo anche la nuovissima Nikon 1 J2, evoluzione della J1 di cui mantiene molte caratteristiche integrandole con altre della sorella maggiore V1, tra cui lo schermo a maggiore risoluzione. Il prezzo della nuova Nikon dovrebbe situarsi attorno ai 500 euro per il kit con zoom 10-30mm.

Olympus E-PM2Ovviamente all'edizione 2012 del Photokina le mirrorless hanno giocato un ruolo da protagoniste con l'annuncio di nuovi modelli, tra cui la Olympus E-PM2, caratterizzata da un sensore MFT CMOS da 16,1MP, touch-screen fisso da 3" e supporto per un EVF esterno. Erede della E-PM1, la nuova mirroless entry-level di Olympus dovrebbe avere un prezzo attorno ai 600 euro per il kit base.

Salendo di prezzo fino all'incirca a 650 euro troviamo una serie di modelli quasi tutti piuttosto recenti. A titolo di paragone osserviamo che la nuova DSLR midrange Canon 650D ha un prezzo medio 2012 di circa 700 euro per il kit con zoom standard 18-55mm. In questa fascia Olympus propone la E-PL3 dotata di sensore MFT CMOS da 12,3MP (502 euro per il kit base); sempre nel formato MFT Panasonic offre ben tre modelli: la G3, erede della G2 con sensore da 15,8MP (582 euro), all'uscita sul mercato la mirroless più piccola dotata di mirino elettronico; la GF5 da 12,1MP (632 euro), evoluzione della GF3; e la GX1 con sensore LiveMOS da 16,1MP e supporto per un EVF ad alta risoluzione (638 euro di prezzo medio 2012 per il kit base). Sony propone due modelli, la NEX-F3 con sensore APS-C CMOS da 16,1MP, erede designata della NEX-C3; e la NEX-5N, dotata del medesimo sensore e che a sua volta sostituisce la NEX-5, acquistabili in kit rispettivamente a 521 e 649 euro. 

Pentax Q10In questa fascia troviamo anche la prima mirroless Pentax, il modello Q, che incorpora il sensore più piccolo dell'intera categoria (soltanto 6,17x4,55mm) di tipo BSI-CMOS da 12,4MP di risoluzione, avente un prezzo medio di 524 euro per il kit con grandangolo di 8,5mm (47mm equivalente, essendo il fattore di crop ben di 5,5). In occasione del Photokina Pentax ha ampliato la gamma Q con la nuova Q10, una supercompatta e ultraleggera mirroless caratterizzata da un corpo macchina ridisegnato che incorpora un sensore aggiornato, migliorando velocità e prestazioni dell'autofocus rispetto alla Q. La nuova Pentax Q10 dovrebbe avere un prezzo indicativo di 700 dollari per il kit con zoom 5-15mm.

Samsung infine presidia il segmento con due modelli, entrambi molto recenti: la NX1000, modello entry-level delle nuove mirroless coreane con capacità Wi-Fi, dotata del nuovissimo e sofisticato sensore CMOS APS-C da ben 20,3MP (prezzo medio kit 554 euro), incorporato anche nella nuova midrange NX210 (prezzo medio kit 649 euro). Un'altra novità annunciata al Photokina è la Olympus E-PL5. Quarta generazione della classica mirroless MFT di Olympus, questo modello si differenzia dalla "sorella minore" E-PM2 per il display orientabile e un maggior numero di controlli manuali. Il prezzo della E-PL5 dovrebbe essere di circa 700 euro per il kit base.

Sony NEX-5RIn questa fascia di prezzo si inserisce anche la nuovissima Sony NEX-5R annunciata in previsione del Photokina quale erede della 5N, dalla quale si differenzia per un nuovo sensore CMOS Exmor APS HD da 16,1MP, sistema autofocus ibrido e capacità Wi-Fi integrate. Il prezzo indicativo della nuova 5R è di 700 euro per il kit con zoom 18-55mm.

Fino agli 800 euro circa si collocano indicativamente i modelli medium/high-end dei vari produttori. In ordine di prezzo troviamo la Nikon 1 V1, che si differenzia dal modello J1 essenzialmente per il corpo in lega di magnesio e l'EVF integrato, caratterizzata da un prezzo medio di 709 euro per il kit base. Segue la Samsung NX200, primo componente della seconda generazione delle mirroless coreane, che incorpora il nuovo sensore da 20,3MP, corpo in lega e schermo OLED a matrice attiva, proposta a un prezzo medio di 716 euro per il kit con zoom 18-55mm. Il modello top di gamma attuale di Pentax, la K-01, equipaggiata con un sensore APS-C CMOS da 16,3MP e il classico attacco K per le ottiche, segue con un prezzo medio di 748 euro per il kit con zoom 18-55mm. Al vertice delle mirroless di questa fascia si colloca attualmente la Panasonic G5, una sofisticata fotocamera dotata di sensore LiveMOS da 16,1MP, EVF ad alta risoluzione e schermo articolato high-definition, disponibile a 760 euro di prezzo medio per il kit base.

Fotocamere mirroless oltre 800 euro

Oltre gli 800 euro di prezzo troviamo le "ammiraglie" tra le fotocamere compatte a ottiche intercambiabili. Quale termine di riferimento ricordiamo ad esempio che 1.000 euro circa è il prezzo medio tanto della DSLR midrange Canon 60D in kit con lo zoom 18-135mm quanto della concorrente Nikon D7000 in kit con lo zoom 18-105mm. Con un prezzo medio 2012 di 813 euro per il kit con zoom standard 14-42mm troviamo la Olympus EP-3, equipaggiata dell'identico sensore MFT CMOS da 12,3MP delle "sorelle minori", rispetto alle quali incorpora un maggior numero di controlli manuali. Una delle principali novità al vertice delle reflex è costituita dall'ingresso nel settore di Canon con la nuovissima EOS-M, che con un prezzo indicativo di 915 euro per il kit con zoom 18-55mm in pratica trasforma in una mirroless la 650D, completa di sensore CMOS APS-C da 18MP. 

Panasonic GH3Troviamo poi la top di gamma Panasonic GH2, invero un po' datata, avendo ormai due anni sulle spalle, dotata di sensore MFT CMOS da 16,1MP e caratterizzata da un prezzo medio di 929 euro per il kit con zoom standard 14-42mm. Proprio l'anzianità della propria "ammiraglia" ha indotto Panasonic a scegliere la vetrina del Photokina per annunciarne il successore: la GH3. Marcatamente orientata al video come tutti i modelli della serie GH, la nuova GH3 incorpora un sensore MFT CMOS da 16,1MP, un display articolato da 3" e un EVF integrato in un compatto corpo in lega di magnesio tropicalizzato. Per la GH3 si parla di un prezzo attorno ai 1.300 euro per il solo corpo.

L'ammiraglia Samsung è rappresentata attualmente dalla NX20. Dotata dell'identico sensore avanzato delle sorelle minori, questa sofisticata mirroless si contraddistingue per le funzionalità di connessione Wi-Fi, l'EVF integrato e il display articolato AMOLED a matrice attiva. Il prezzo medio della NX20 è però vicino ai mille euro, precisamente 968 euro per il kit con zoom standard. La top di gamma Olympus E-M5 è la prima componente della nuova linea di MFT Olympus OM-D. Indubbiamente la Micro Quattro Terzi più sofisticata realizzata fino a oggi, è basata su un sensore CMOS da 16,1MP ed è caratterizzata da un corpo macchina in lega tropicalizzato e un EVF ad alta risoluzione da ben 1,44 milioni di dpi. Tutto ciò però per un prezzo medio di ben 1.103 euro per il kit con zoom 12-50mm. Per chi desidera spendere ancora di più troviamo la Sony NEX-7, che per 1.236 euro per il kit base condensa molte delle caratteristiche della Sony SLT-77, compreso il sofisticato sensore APS-C CMOS da ben 24,3MP in un corpo macchina in lega di magnesio solo leggermente più grande rispetto alle altre componenti della famiglia NEX, con l'aggiunta di un EVF OLED da ben 2,4 milioni di dpi. La palma di mirroless più costosa attualmente in commercio spetta però alla Fujifilm X-Pro1. Si tratta in realtà di una fotocamera particolare, realmente di nicchia, che per caratteristiche punta volutamente più ad assomigliare a una fotocamera a telemetro. Equipaggiata con un sensore CMOS APS-C da 16,3MP, dispone di un mirino ibrido optoelettronico e di controlli manuali che la collocano su un piano a parte rispetto alle altre mirroless. Il prezzo della X-Pro1 è in linea con le sue ambizioni: 1.449 euro per il solo corpo.

Fujifilm X-E1In vista del Photokina Fujifilm ha annunciato la sua seconda mirroless, la X-E1. Mantenendo il look "a telemetro" e il sensore della sorella maggiore, la nuova X-E1 sostituisce il mirino ibrido con un EVF OLED ad alta risoluzione da 2,4 milioni di dpi. Il prezzo indicato è di 1.000 dollari per il solo corpo. Anche Sony propone una novità al top della categoria con la nuova NEX-6. Questa mirroless di fascia alta, di cui abbiamo parlato più approfonditamente nella rubrica Real Time, sposa molte delle caratteristiche della NEX-5R, tra cui sensore, sistema autofocus a rilevamento di fase e connettività Wi-Fi, con il mirino elettronico OLED della NEX-7. Il prezzo dovrebbe collocarsi attorno ai 1.000 dollari per il kit con il nuovo zoom 16-50mm. Sempre a proposito di Sony, il Photokina ha anche fatto da cornice all'annuncio dell'alleanza con Hasselblad, il cui primo risultato tangibile è rappresentato dalla Hasselblad Lunar. Questa sofisticata compatta a ottiche intercambiabili, che adotta il medesimo sensore APS-C CMOS da 24,3MP della NEX-7 e l'attacco Sony E-mount per le ottiche, ha suscitato non poche perplessità in merito al fatto che possa trattarsi semplicemente di un "rebranding" della NEX-7 a un prezzo stratosferico (si parla di 5.000 euro). Rimandando per maggiori informazioni sulla Hasselblad Lunar alla notizia nella rubrica Real Time, non possiamo fare a meno di domandarci quanti sarebbero realmente disposti a spendere una cifra simile per una mirrorless, per quanto sofisticata e contraddistinta dalla fama di Hasselblad.

In conclusione

All'appuntamento con l'edizione 2012 del Photokina il settore delle mirroless si è presentato dinamico e vitale, forte anche dei risultati commerciali lusinghieri registrati finora. Secondo i più recenti dati diffusi dalla CIPA, infatti, le mirrorless consegnate nel periodo gennaio-luglio 2012 sono state oltre 1,9 milioni a fronte di 9,3 milioni di reflex. Si tratta sicuramente di un risultato positivo pur in mancanza di dati di riferimento relativi al 2011 (quest'anno è la prima volta che l'organizzazione che riunisce i produttori di fotocamere giapponesi fornisce dati separati per reflex e mirroless), poiché i due settori assommano a 11,2 milioni di unità consegnate contro 8,6 milioni dello stesso periodo del 2011, con una crescita del 30,2%. Nello stesso periodo invece le compatte, con 48,4 milioni di consegne, registrano un calo del 9,5% rispetto ai primi sette mesi del 2011, quando erano state vendute 53,5 milioni circa di unità. È anche interessante spendere qualche parola in merito alle suddivisione delle consegne delle mirrorless per aree geografiche rispetto alle reflex. In questo periodo sono state consegnate all'incirca 436 mila mirrorless e 3,4 milioni di reflex in Europa, approssimativamente 371 mila mirrorless e 2,2 milioni di reflex nelle Americhe e ben 739 mila mirrorless e 2,9 milioni di reflex in Asia (Giappone escluso, il quale da solo ha registrato la vendita di circa 356 mila mirrorless e 569 mila reflex). Possiamo apprezzare da questi dati come la "rivoluzione" delle mirrorless provenga dall'Asia, in cui questo mercato (Giappone escluso) vale quasi la somma di Europa e Americhe (807mila) e assomma già a oltre il 25% delle reflex. In Europa le mirrorless consegnate rappresentano invece solo il 12,8% delle DSLR, valore che cresce al 16,9% nelle Americhe e addirittura al 62,5% in Giappone, da dove tale rivoluzione ha avuto origine.

Le tendenze di mercato lasciano dunque prevedere che alla prossima edizione del Photokina il divario tra le fotocamere compatte a ottiche intercambiabili e le reflex tradizionali si sarà colmato ulteriormente. Già oggi coloro che per motivi di costo, ingombri e di una certa timidezza nei confronti delle reflex decidono di optare per una mirroless si trovano a poter scegliere tra una varietà di proposte in grado di soddisfare qualunque esigenza. Non è dunque azzardato ipotizzare che tra qualche anno, magari anche se non in tempo per il Photokina 2014, il progresso tecnologico nel settore delle mirrorless porterà alla realizzazione di modelli che, equipaggiati di sensori più ampi, EVF integrato ad alta risoluzione e batterie sempre più piccole e potenti, forniranno prestazioni tali che unitamente ai tradizionali punti di forza di questo tipo di fotocamera - leggerezza, compattezza e superiore semplicità - potrebbero realmente rendere obsoleta la reflex tradizionale.

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