È come una staffetta, con il testimone che passa da una mano all'altra. In questo caso la mano di partenza è una, l'Expo di Milano, ma quelle a cui viene lasciato il testimone sono oltre una decina: altrettante occasioni di incontro per il pubblico, ma anche promesse di interessanti fotografie o di scoperte fotografiche attraverso delle mostre in giro per il mondo.

L’Expo è dunque ancora una volta occasione di incontro con i nostri lettori, dopo che questi nei vari mesi su osservatorio digitale hanno potuto scoprire le 10 occasioni fotografiche offerte dall’Expo, le 10 modalità per scoprirlo, l'allegria con cui ha saputo coinvolgere i visitatori attraverso i colori, ma anche tutto ciò che rischiavano di perdere i tanti che si erano ridotti a ottobre a visitarlo. L'Expo è anche stata occasione per 10 riflessioni legate alla fotografia e che l’esposizione universale di Milano ha suscitato, insieme a delle considerazioni sul futuro di ciò che più è stato simbolo dei sei mesi.

Ecco dunque altri appuntamenti che nei prossimi anni saranno occasione di fotografie molto differenti tra loro. E, per una volta, perché non 11?

1 - Dubai. L'appuntamento con l'esposizione universale di Dubai è sicuramente quello più lontano ma molto annunciato a Milano. Con tema “Unire le menti creare il futuro”, sarà dal 1° gennaio al 30 giugno 2020, ma gli emirini vi si stanno già preparando e in occasione dell’Expo milanese nel padiglione degli Emirati Arabi Uniti davano già molte informazioni e chiedevano ai visitatori di indicare i temi ritenuti più interessanti. Da maggio a ottobre ci sono state delle variazioni: ha perso qualche punto in percentuale l’opportunità di vivere in salute, superata dalla mobilità dei beni. A fine ottobre il 26,3% delle risposte reputava come aspetto più rilevante l’attenzione alle risorse sostenibili, seguito dalle opportunità di apprendimento (17%), economie sostenibili (14,3%), mobilità dei beni (9,4%), opportunità di lavoro (8,9%), opportunità di vivere in salute (8,5%), mobilità delle informazioni (6,3%), habitat sostenibile (4,9%), mobilità delle persone (4,5%).

2 - Astana. La giovane capitale del Kazakhstan, in coincidenza con il suo 20° anniversario, rappresenta l'appuntamento del 2017 con l'Esposizione internazionale che, diversamente da quella universale, non richiede di attrezzare dei nuovi spazi e si avvale invece di quelli già presenti solamente da riconvertire.

Astana conta 800 mila abitanti con una età media di 33 anni che occupano un'area di 722 chilometri quadrati. Qui dal 10 giugno al 10 settembre 2017 si svolgerà l’Expo internazionale su un'area di 113 ettari. Sono attesi cinque milioni di visitatori che potranno vedere quanto presentato da un centinaio di espositori e potranno partecipare a tremila tra eventi culturali e di spettacolo. Tema sarà l'energia del futuro, con particolare attenzione alla riduzione delle emissioni di CO2 e a un'energia più efficiente e disponibile per tutti. Il padiglione del Kazakhstan in particolare presenterà la sua natura, la storia, la cultura, le tradizioni, il modo di vivere dei suoi abitanti e offrirà una visione alternativa con un nuovo modello di sviluppo basato su principi di Green economy. Il logo dell’Expo è rappresentato da una elaborazione dei raggi del sole, simbolo di sorgente di energia, visti come petali di fiore asimmetrici in vari colori, con predominante il turchese, colore del Kazakhstan, come è stato possibile scoprire guardando il padiglione.

3 - Shanghai. Molto legato ai precedenti, di cui abbiamo appena parlato, è l'appuntamento con Shanghai, dove dal 1° maggio 2016 si potrà visitare il Museo dell’esposizione universale con la possibilità di scoprire il passato, il futuro e la magnificenza di Shanghai World Expo 2010. Pochi finora ne sono a conoscenza, ma all’Expo di Milano si potevano avere informazioni presso il World Expo Museum. Uno spazio molto interessante - forse l'unico sempre privo di code - dove era possibile vedere ciò che i precedenti Expo avevano lasciato nelle diverse città ospitanti e dove era anche possibile ricostruirne la storia fin dalle origini. Qui un video in 3D permetteva anche di rivivere l'atmosfera dell'Expo di Shanghai.

4 - Antalya. La città turca sarà la sede di una prossima esposizione, come si è potuto scoprire girando all'interno del padiglione della Turchia. Il tema dell'Expo Antalya 2016, in programma dal 23 aprile al 30 ottobre, è Fiori e bimbi, con lo slogan Verdeggiare il futuro, che si propone di infondere nei più piccoli l’amore per la natura e nei grandi l’importanza di preservarla. Storia, biodiversità, sostenibilità, città verdi costituiscono i sottotemi della manifestazione, durante la quale saranno organizzati molti eventi anche di sapore culturale e artistico. L'Expo Antalya 2016 si svolgerà su un'area di 112 ettari e avrà tra le tante attrazioni una terrazza a forma di peonia, che è il fiore simbolo della manifestazione.

5 - Pechino. La capitale della Cina nel 2019 ospiterà l’esposizione internazionale “Live green, live better” (Vivere verde, vivere meglio), che si propone di aiutare a comprendere la relazione tra uomo e natura. Per annunciarla il padiglione della Cina all'Expo era preceduto da grandi distese di fiori gialli, tageti: qui si snodava il percorso che portava all'ingresso del padiglione, caratterizzato dal tetto tutto fatto da strisce di bambù lavorate in Italia.

6 - Turkmenistan. Sarà Asgabat, la giovane capitale tutta bianca, a ospitare l’esposizione internazionale del 2022? All'Expo a Milano nel padiglione del Turkmenistan era annunciata la candidatura. Qui alla fine del video in 5D era possibile avere una veloce visione della capitale che risplende per i monumenti e palazzi in marmo bianco.

7 - Lubiana. È la capitale verde del 2016: veniva annunciato all'interno del padiglione della Slovenia dove, anche attraverso un adesivo, si sottolineava quanto il nome del Paese si distingua da tutti gli altri per essere l'unico che contiene anche il termine «love» (amore).

L'aspetto verde di Lubiana le ha guadagnato il titolo di capitale verde d'Europa per il 2016. La città vanta uno dei più antichi giardini botanici d’Europa. Il parco Tivoli arriva fino al centro cittadino e più del 40% della superficie della città è coperto da boschi e il quinto della superficie vanta lo stato di natura conservata o tutelata. Inoltre fino al 15 maggio 2016 una mostra si propone di sensibilizzare il pubblico sull'importanza dell'acqua.

8 - Breslavia. La città polacca è la capitale della cultura 2016 insieme alla spagnola San Sebastian. Così all’Expo il padiglione della Polonia dava molto spazio alla cultura. Si sono visti bozzetti a grande dimensione dedicati a opere liriche italiane, film di registi polacchi, concerti con musiche di Chopin eseguiti da premiati pianisti. All’ingresso del padiglione si era accolti da una scultura realizzata da Igor Mitoraj e un’altra del famoso scultore che aveva trascorso la sua giovinezza in Polonia per poi vivere a lungo in Toscana la si poteva vedere nel giardino sulla terrazza in cima al padiglione.

9 - Roma. Totalmente diverso dai precedenti di cui abbiamo appena parlato è l'appuntamento più vicino a noi. È il Giubileo che, anche se diverso da tutti i precedenti perché «diffuso», ha comunque la città del Vaticano e Roma come punto di attrazione principale. Oltre ad avere una chiara impronta spirituale permetterà anche di vivere dei momenti insoliti, ad esempio riscoprendo la via Francigena che porta alla capitale. È stato calcolato che l’85% di chi la percorre è mosso da motivazioni culturali e dunque è interessato a scoprire il valore artistico, culturale, paesaggistico, i prodotti tipici e le tradizioni del Lazio. Proprio per parlare della necessità di valorizzare la produzione locale si è svolto durante l’Expo il congresso “Nuovi orizzonti dell’agricoltura multifunzionale di Roma”, durante il quale è stato sottolineato come il 95% della via Francigena sia in territorio agricolo e come Roma sia una metropoli con una grande potenzialità agricola data dagli allevamenti all’interno dell’area comunale e da una forte produzione alimentare, che ha portato a creare nel 2011 il marchio «Qualità romana».

A Milano era anche presente il padiglione della Santa Sede, dove erano proiettati diversi video, compreso uno con protagonista Papa Francesco e dove sono stati esposti prima l’Ultima Cena del Canaletto e successivamente l’arazzo di Rubens sullo stesso tema.

10 - La Madonnina. Entrando all’Expo dall’ingresso Ovest Triulza, sul lato destro, all'inizio del decumano, era possibile vedere una riproduzione dorata della Madonnina che domina Milano dall'alto del Duomo. All'interno dello spazio della Veneranda fabbrica era esposta la mostra fotografica che racconta come è stato realizzato il modello in scala partendo dalla scansione 3D dell'Opera originale. È previsto che il modello della Madonnina parta per un tour in varie destinazioni del mondo, toccando anche New York, come simbolo di Milano e promozione turistica, ma anche come emblema di pace.

11 - Rio de Janeiro. L'undicesimo appuntamento non è legato alla cultura né all'arte e nemmeno alla spiritualità. Con le Olimpiadi in calendario dal 5 al 21 agosto 2016 Rio de Janeiro riuscirà però a catturare l'attenzione di un pubblico internazionale, non solo appassionato di sport. L'appuntamento era evidenziato all'interno del padiglione del Brasile che, oltre a offrire la famosa rete, dava molte indicazioni sullo sviluppo del Brasile sotto vari aspetti anche se, probabilmente, se ne sono accorti pochi, attirati soprattutto dall'esterno. Qui si poteva scoprire che ricerca, innovazione e tecnologia hanno garantito la sicurezza alimentare del popolo brasiliano liberandolo dal problema della fame. Tra le tante soluzioni adottate, la rotazione di colture, il recupero dei pascoli degradati, l’investimento in macchine utensili.

+ 1 riflessione. Quel sognatore che nelle precedenti puntate avevamo indicato come ideale visitatore dell’Expo, sicuramente è rimasto soddisfatto cogliendo quella atmosfera di felice convivenza che ha caratterizzato i sei mesi della manifestazione e che purtroppo sembra aver conosciuto una fine a novembre. Resta comunque la fiducia nella possibilità di migliorare le condizioni di vita generali, anche mettendo a frutto tutte quelle soluzioni viste o immaginate durante i sei mesi. Altro grande merito dell’Expo è stata la possibilità di scoprire Paesi di cui molti ignoravano l'esistenza e modi di vivere diversi dai nostri, ma comunque con una cultura e, se guardiamo l'aspetto più strettamente legato alla nutrizione, con materie prime e cibi che possono rappresentare una soluzione per molti e non una semplice scoperta di sapore esotico. Dunque anche tutti gli appuntamenti di cui parliamo sopra possono rappresentare altrettanti momenti di scoperta e di condivisione, in una atmosfera che si spera possa ancora essere di convivenza festosa e proficua. E, naturalmente, altrettante occasioni fotografiche.

(Tutte le foto del servizio sono di Valeria Prina)

Data di pubblicazione: dicembre 2015
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