analisi mercato Large Sensor CompactChi è appassionato di fotografia non può che guardare con ammirazione e desiderio alle moderne Large Sensor Compact, fotocamere a ottica fissa che racchiudono quanto di meglio la tecnologia attuale è in grado di offrire in materia di fotografia digitale. Se la pesante e ingombrante DSLR professionale e la più leggera e compatta CSC high-end incarnano al meglio il concetto di fotocamera a ottica intercambiabile all'avanguardia, la LSC rappresenta oggi il vertice tecnologico tra le fotocamere a ottica fissa, anche se in non pochi casi l'uso del termine 'compatta' appare quanto meno velleitario.

A meno di un anno di distanza dall'ultima volta che ci siamo occupati dell'argomento ci vediamo piacevolmente costretti a tornare a parlare di LSC (Large Sensor Compact) poiché si tratta probabilmente del segmento di mercato attualmente più vivace, che vede quasi tutti i principali produttori, con poche eccezioni, impegnati nella realizzazione di fotocamere davvero tecnologicamente all'avanguardia. Proprio la proliferazione di novità e il fatto che le fotocamere esaminate precedentemente sono ancora di stretta attualità ci induce a limitare la presente analisi ai modelli usciti sul mercato o annunciati successivamente a settembre 2014, raccomandando al lettore di leggere l'articolo ''Large Sensor Compact: compatte da sogno'', che idealmente finisce per rappresentare il primo capitolo di un'analisi in due parti. Non meno utile e interessante risulta la lettura dell'analisi ancora precedente su questo stesso argomento (''Large Sensor Compact: una compatta un po' speciale''), che ripercorrendo l'evoluzione di questa tipologia di fotocamera dalla più vasta categoria delle compatte high-end, prendeva in esame quelli che in molti casi sono i capostipiti di modelli giunti oggi alla seconda o terza generazione.

Le LSC rappresentano senza ombra di dubbio quanto di meglio la tecnologia attuale è in grado di offrire in materia di fotocamere digitali a ottica fissa, ma naturalmente non possono rispondere alle esigenze di qualunque tipo di fotografia. Le loro caratteristiche tecniche all'avanguardia permettono sì di scattare immagini di altissima qualità, tuttavia l'ottica fissa, spesso anche a focale fissa, è adatta a catturare la tipologia di immagine consentita dalla specifica focale. Diciamo ciò per sgombrare subito il campo da errate interpretazioni: nonostante si tratti delle migliori fotocamere compatte in commercio, le LSC difficilmente potranno soppiantare fotocamere come le all-weather, imprescindibili per chi fa fotografia in condizioni ambientali difficili o sott'acqua, oppure le superzoom, altrettanto irrinunciabili per chi pratica bird-watching o fotografia naturalistica, o anche le travelzoom, forse il tipo di fotocamera più adatto, come suggerisce il nome, per fotografare le proprie vacanze.

Come suggerisce chiaramente la loro denominazione, la caratteristica che contraddistingue le LSC differenziandole nettamente dalle altre compatte high-end è il sensore di grandi dimensioni, da 1'' nel caso dei modelli più compatti fino ad arrivare al 35mm o full frame nelle fotocamere più grandi, passando per l'APS-C e il Quattro Terzi. Naturalmente il sensore più grande comporta ottiche più ingombranti, dunque pesi e dimensioni sono l'altra caratteristica che differenzia maggiormente le LSC dalle compatte high-end, avvicinandole in parecchi casi alle DSLR di fascia media. Ricordato al lettore che come sempre le specifiche tecniche complete di tutte e fotocamere esaminate sono consultabili nel comparatore di Fotoguida.it, lanciamoci nell'esplorazione dell'affascinante mondo delle LSC procedendo come consuetudine in ordine alfabetico per produttore.

logo Canon

 

 

Canon propone attualmente ben tre modelli di LSC piuttosto diversi fra loro e con diversi target di mercato. Il meno recente (uscita sul mercato maggio 2014) è la PowerShot G1 X Mk II, un'eccellente fotocamera dotata di sensore CMOS di 1,5" (18,7 x 14mm) da 13,1M e zoom 5x (24 – 120mm) f/2,0 – 3,9, di cui abbiamo parlato diffusamente in ''Large Sensor Compact: compatte da sogno'', al quale rimandiamo il lettore per maggiori informazioni, che ha sostituito la precedente (gennaio 2012) e altrettanto valida PowerShot G1 X (sensore da 14,3M, zoom 4x/24 – 112mm f/2,8 – 5,8, mirino ottico a tunnel) descritta in '' Large Sensor Compact: una compatta un po' speciale''. Pesanti pronte all'uso rispettivamente 558gr e 534gr, PowerShot G1 X Mk II e G1 X rimangono tra le migliori LSC in commercio per caratteristiche e qualità dell'immagine, criticabili per l'EVF soltanto opzionale sulla G1 X Mk II (nell'intento di contenere pesi e ingombri, già così a livello di molte CSC e DSLR) e la velocità di scatto continuo insufficiente. Nel secondo trimestre 2015 PowerShot G1 X Mk II e G1 X avevano un prezzo medio rispettivamente di 656 euro e 458 euro, particolarmente favorevole nel caso della G1 X Mk II.

Canon PowerShot G7XIn ordine di tempo, dopo la G1X Mk II Canon ha rilasciato la PowerShot G7X, un'ottima LSC che pone l'accento su compattezza e leggerezza con l'obbiettivo di confrontarsi direttamente con le agguerritissime Sony Cyber-shot DSC-RX100. Sul mercato da ottobre 2014, la G7 X è incentrata su un sensore BSI-CMOS di 1" (13,2 x 8,8 mm) da 20,2M supportato da un potente processore DIGIC 6, sistema autofocus a rilevamento contrasto a 31 punti AF, luminosissimo zoom ottico 4x (24 - 100mm) f/1,8 – 2,8, display LCD touch inclinabile di 3'' da 1.040.000 punti, corpo in lega con controlli manuali completi, sensibilità ISO nativa 125 – 12800, velocità di scatto continuo di 6,5fps, supporto Raw, capacità video full HD 1080p60 (1080p24) con audio stereo nei formati MPEG4, AVC/H.264 e MP4, flash incorporato e connettività Wi-Fi e NFC. Pesante pronta all'uso soltanto 304gr, la PowerShot G7 X è come detto tra le LSC più compatte e leggere, criticabile solamente per l'EVF assente anche come opzione, integrato invece nelle rivali Cyber-shot RX100 III e IV. Nel secondo trimestre 2015 la PowerShot G7 X aveva un prezzo medio di 564 euro, in linea con le più dirette concorrenti.

Canon PowerShot G3XLa proposta Canon più recente in questo segmento è la nuovissima PowerShot G3 X, una fotocamera le cui caratteristiche all'avanguardia ne fanno tanto una temibile LSC quanto una bridge superzoom agguerrita concorrente di fotocamere quali Panasonic Lumix DMC-FZ1000/Leica V-Lux (Typ 114) e Fujifilm X-S1, delle quali abbiamo parlato nel recente articolo sull'argomento. Annunciata pochi giorni fa, la G3X combina il medesimo complesso sensore-processore della G7 X con un massiccio corpo macchina tropicalizzato che ospita uno zoom 25x (24 – 600mm) f/2,8 – 5,6. Sistema autofocus a rilevamento contrasto a 31 punti AF, ampio e luminoso display LCD touch inclinabile di 3,2'' da 1.620.000 punti, corpo in lega con controlli manuali completi, sensibilità ISO nativa 125 – 12800, raffica di 5,9 scatti/sec. (3,2 con AF), supporto Raw, capacità video full HD 1080p60 con audio stereo nei formati MPEG4, AVC/H.264 e MP4, flash incorporato, supporto GPS tramite dispositivi mobili e connettività Wi-Fi e NFC completano le caratteristiche di quest'ottima fotocamera. Pesante pronta all'uso ben 733gr in virtù del robusto corpo in lega resistente a acqua e polvere e allo zoom a focale elevata, la PowerShot G3 X offre notevoli caratteristiche, avendo quale unico neo il mirino elettronico opzionale per contenere pesi e ingombri. La nuovissima PowerShot G3 X dovrebbe essere disponibile da agosto 2015 a un prezzo iniziale attorno ai 1.000 euro.

logo Dxo

 

 

Dxo OneRisale soltanto a pochissimi giorni fa l'annuncio della Dxo One, una "camera unit" concettualmente non dissimile dalle "lens style camera" Sony, dalle quali si differenzia però per affidarsi non a una connessione Wi-Fi per il collegamento al dispositivo di visualizzazione bensì alla porta USB di iPhone e iPad dei vari modelli con i quali è compatibile. Similmente alle fotocamere Sony, la nuovissima Dxo One utilizza quale display, interfaccia, flash unit e sistema di connettività il dispositivo cui viene collegata. Per quanto riguarda le caratteristiche tecniche proprie, si tratta di un sensore BSI-CMOS di 1" (13,2 x 8,8 mm) da 20,2M, ottica 32mm f/1,8, sistema autofocus a rilevamento contrasto, sensibilità ISO nativa 100 – 12800 estensibile a 51200, supporto Raw (in modalità Super Raw è in grado di catturare 4 fotogrammi in rapida successione) e capacità video full HD 1080p30 con audio mono in formato MOV (H.264). La Dxo One, che dispone anche di un piccolo display touch OLED per visualizzare le impostazioni base, un pulsante per controllare l'otturatore e un alloggiamento per la scheda di memoria, è in grado di ruotare di+/- 60 gradi sulla verticale rispetto al dispositivo di visualizzazione collegato. Realizzata in alluminio (il peso è soltanto di 108 grammi), la Dxo One ha le carte in regola per imprimere un ulteriore forte impulso alla smartphone photography. Questa innovativa camera unit sarà disponibile a settembre 2015 al prezzo iniziale di 649 euro.

logo Fujifilm

Fujifilm X100TIn tema di LSC Fujifilm propone la versione più recente della X100, la X100T, che succede alla X100S del gennaio 2013 (si veda l'articolo ''Large Sensor Compact: compatte da sogno'') e alla capostipite X100 di settembre 2010 (descritta dettagliatamente in ''Large Sensor Compact: una compatta un po' speciale''). Sul mercato da novembre 2014, la Fujifilm X100T si colloca tra le migliori LSC per qualità dell'immagine, similmente alla precedente X100S. Incentrata su un eccellente sensore APS-C (23,6 x 15,8 mm) X-Trans CMOS II da 16,3M basato sull'innovativa tecnologia dei sensori X-Trans sviluppata da Fujifilm, coadiuvato da un potente processore EXR II, la X100T offre una luminosa ottica 35mm f/2,0, un sofisticato mirino ibrido elettro-ottico con telemetro elettronico integrato e copertura del 100% (ottico)/92% (elettronico), sistema autofocus avanzato a rilevamento contrasto/di fase, display LCD fisso di 3'' da 1.040.000 punti, corpo in lega con controlli manuali completi, sensibilità ISO nativa 200 – 6400 (100 – 51200 estesa), velocità di scatto continuo di 6fps, supporto Raw, capacità video full HD 1080p60 con audio stereo nei formati H.264 e MOV, flash incorporato e connettività Wi-Fi integrata. Pesante pronta all'uso 440gr nonostante il robusto corpo in lega, la X100T è un'eccellente LSC criticabile unicamente per il sistema AF non pienamente soddisfacente, che nel secondo trimestre 2015 aveva però un prezzo medio molto elevato, 1.152 euro (940 euro per la precedente X100S).

logo Leica

 

 

Leica X-EIn tempi recenti Leica si è dimostrato uno dei produttori più attivi sul tema LSC, tanto è vero che dal 2013 sono ben cinque i modelli di questa categoria rilasciati sul mercato. La meno recente è la Leica X Vario annunciata a giugno 2013, di cui ci siamo già occupati nell'articolo ''Large Sensor Compact: compatte da sogno'' e al quale rimandiamo il lettore per maggiori dettagli, una sofisticata APS-C (23,6 x 15,7 mm) da 16,2 megapixel con zoom 28 – 70 mm tuttora tra le migliori LSC in circolazione nonostante il mirino disponibile soltanto in opzione, che nel secondo trimestre 2015 aveva un prezzo medio di ben 2.306 euro. A settembre 2014 è uscita sul mercato anche la Leica X-E (Typ 102) (nella foto), che altro non è che una versione aggiornata nel look della Leica X2 del 2012, descritta in ''Large Sensor Compact: una compatta un po' speciale''. Mantenendo invariate le caratteristiche tecniche dell'illustre precedessore, compresa la scelta della totale assenza di supporto video, la X-E è un'eccellente fotocamera come tradizione della casa col bollino rosso, cui si può muovere l'appunto del mirino opzionale e del display a bassa risoluzione, una pecca non irrilevante per una fotocamera che nel secondo trimestre 2015 aveva un prezzo medio di 1.522 euro.

Leica XContemporanea alla Leica X-E (Typ 102) è la Leica X (Typ 113), che pur simile nell'aspetto alla precedente è in realtà una sorta di 'sorella maggiore'. Mantenendo il sensore CMOS APS-C (23,6 x 15,7mm) da 16M e il sistema autofocus a 11 punti AF, la Leica X incorpora infatti un luminosissimo 35mm f/1,7, cui si aggiungono un display LCD di 3'' da 920.000 punti. Completano le caratteristiche di quest'ottima LSC la sensibilità ISO nativa 100 – 12500, la velocità di scatto continuo di 5fps, il supporto Raw, i controlli manuali completi, il flash integrato, la capacità video full HD 1080p30 con audio stereo in formato MP4 e il supporto GPS opzionale. La totale assenza di connettività e il mirino disponibile soltanto in opzione sono gli unici aspetti criticabili di una LSC dalle eccellenti caratteristiche come nella tradizione Leica. Pesante pronta all'uso 486gr nonostante il robusto corpo in lega, la Leica X (Typ 113) aveva un prezzo medio di 1.892 euro nel secondo trimestre 2015.

Leica D-LuxSempre in occasione di Photokina 2014 è stata presentata anche la Leica D-Lux (Typ 109), erede della D-Lux 6 del 2012, dalla quale si differenzia innanzitutto per essere una LSC. Infatti, mentre l'ormai datata D-Lux 6 dispone di un sensore di 1/1,7" (7,44 x 5,58mm), la sua degna erede incorpora un ben più ampio sensore CMOS Quattro Terzi (17.3 x 13mm) da 12,8M. Sul mercato da novembre 2014, la nuova D-Lux presenta anche altre novità: un luminoso zoom 24 – 75mm f/1,7 – 2,8, un sofisticato EVF da 2.764.000 punti con copertura del 100%, un sistema autofocus avanzato a rilevamento contrasto a 49 punti AF, un display LCD fisso di 3'' da 921.000 punti, controlli manuali completi, sensibilità ISO estesa 100 – 25600, velocità di scatto continuo di 11fps, supporto Raw, capacità video full HD (1080p30) con audio stereo nel formato MP4, flash esterno (in dotazione) e connettività Wi-Fi e NFC integrata. Più pesante della D-Lux 6, 405gr, la Leica D-Lux (Typ 109) è una LSC eccellente sotto ogni punto di vista, quasi identica per caratteristiche alla Panasonic LX100, rispetto alla quale è ovviamente molto più costosa in considerazione del blasone Leica: 1.031 euro di media nel secondo trimestre 2015.

Leica QIn ordine di tempo la LSC più recente targata Leica è la nuovissima Leica Q (Typ 116), presentata a giugno e di cui abbiamo dato conto prontamente su Fotoguida.it. Vera meraviglia tecnologica progettata espressamente per la street photography di alto livello, la Leica Q è incentrata su un sensore CMOS Full Frame (24,0 x 36,0mm) da 24,2M che per dimensione e risoluzione la colloca al vertice delle LSC della casa col bollino rosso, malauguratamente anche nel prezzo come vedremo. Tutte le caratteristiche di questa compatta, che riprende forme e dimensioni delle telemetro serie M, sono naturalmente all'avanguardia, a partire dal corpo in alluminio lavorato dal pieno fino allo straordinario obiettivo grandangolare da 28mm con apertura massima f/1,7 con possibilità di simulare il campo visivo di un 35mm e di un 50mm, passando per il nuovo processore d’immagine Maestro II, il sofisticato EVF da 3.680.000 punti, il sistema autofocus avanzato a rilevamento contrasto a 49 punti AF e il display LCD touch fisso di 3'' da 1.040.000 punti. Controlli manuali completi, sensibilità ISO nativa 100 – 50000, velocità di scatto continuo di 10fps, supporto Raw, capacità video full HD 1080p60 in formato MP4 con audio stereo tramite microfono con filtro antivento integrato e connettività Wi-Fi e NFC completano le caratteristiche di questo gioiello della fotografia digitale (assente invece il flash integrato). Pesante pronta all'uso 640gr, la Leica Q (Typ 116) si merita incondizionatamente la palma di regina delle LSC, purtroppo anche nel prezzo: 3.995 euro al lancio.

È quanto meno d'obbligo un accenno a due fotocamere di cui abbiamo già avuto modo di parlare nella nostra precedente analisi ''Large Sensor Compact: compatte da sogno'' e che ancora oggi occupano un posto di rilievo tra le LSC. Ci riferiamo alla Light Field Camera Lytro Illum, un'interessante fotocamera plenottica (chi fosse interessato ad approfondire i principi di funzionamento di questa tecnologia può consultare l'articolo relativo pubblicato nel 2008 da Osservatorio Digitale) con sensore CMOS plenottico di 1/1,2" (10,82 x 7,52 mm) da 40 megaray, annunciata a luglio 2014, e alla Nikon Coolpix A, sul mercato da marzo 2013, equipaggiata con un sensore CMOS APS-C (23,6 x 15,6 mm) da 16,2 megapixel privo di filtro passa-basso. Queste due ottime LSC avevano nel secondo trimestre 2015 un prezzo medio rispettivamente di 1.732 euro e 649 euro.

logo Panasonic

 

 

Panasonic Lumix DMC-LX100Anche Panasonic propone attualmente una fotocamera che fin dal principio si è guadagnata un'eccellente reputazione tra le LSC: ci riferiamo alla Lumix DMC-LX100, annunciata a Photokina 2014. Caratterizzata da un eccellente sensore Quattro Terzi (17,3 x 13mm) HS MOS da 12,8M, la LX100 offre un luminoso zoom 24 – 75mm f/1,7 – 2,8, un EVF avanzato da 2.764.000 punti con copertura del 100%, un sofisticato sistema autofocus a rilevamento contrasto a 49 punti AF, un display LCD fisso di 3'' da 921.000 punti, controlli manuali completi, sensibilità ISO estesa 100 – 25600, velocità di scatto continuo di 11fps, supporto Raw, capacità video 4K (2160p24) con audio stereo nei formati AVCHD e MP4, flash incorporato e connettività Wi-Fi e NFC integrata. Quasi sovrapponibile come caratteristiche alla Leica D-Lux (Typ 109) e pesante pronta all'uso di soli 393gr nonostante il robusto corpo in alluminio, la Lumix DMC-LX100 offre un complesso di caratteristiche che ne fanno una delle migliori LSC attualmente in circolazione, disponibile oltretutto a un prezzo non troppo elevato per la categoria: 733 euro di media nel secondo trimestre 2015.

logo Ricoh

 

 

Ricoh GR IIRisale solamente a pochi giorni fa l'annuncio da parte di Ricoh della sua nuova LSC, la Ricoh GR II, che va a rinverdire le caratteristiche dell'ottima Ricoh GR di maggio 2013, già descritta nell'articolo ''Large Sensor Compact: compatte da sogno'' al quale rimandiamo il lettore per una descrizione dettagliata. Mantenendo l'impianto progettuale della progenitrice (sensore CMOS APS-C da 16,2 megapixel integrato da un processore GR Engine V, ottica 28mm f/2,8) e molte delle principali caratteristiche (corpo in lega di magnesio, display LCD fisso di 3'' da 1.230.000 punti, supporto Raw, supporto video full HD 1080p30 nei formati MPEG-4 e AVC/H.264, sensibilità ISO 100 – 25600, velocità di scatto continuo di 4fps, controlli manuali completi, flash integrato, capacità video full HD 1080p30 con audio stereo in formato MP4), la Ricoh GR II se ne differenzia essenzialmente per l'assenza di filtro passa-basso integrato, la connettività Wi-Fi e NFC e altri dettagli minori. Con un peso equipaggiato di soli 251gr, la Ricoh GR II è una LSC dalle eccellenti caratteristiche tecniche, eccettuata la velocità di scatto continuo non esaltante, capace di produrre immagini di notevole qualità. Disponibile da luglio al prezzo indicativo di 800 dollari circa (621 euro per la Ricoh GR), la Ricoh GR II come la precedente GR può essere considerata un outsider tra le LSC ma che come altri prodotti Ricoh conta uno zoccolo duro di fedeli appassionati.

logo Sigma

 

 

Sigma DP0 QuattroNella gamma Sigma sono ben quattro i modelli di LSC in produzione, tutti componenti della famiglia DP Quattro, che nel catalogo Sigma ha preso il posto della famiglia DP Merrill (DP1M, DP2M e DP3M), descritta nell'articolo ''Large Sensor Compact: una compatta un po' speciale''. Come tradizione Sigma, si tratta in tutti i casi di fotocamere basate sulla particolare tecnologia dei sensori Foveon. Come detto i modelli della linea DP Quattro attualmente in commercio sono quattro, tutti identici fra loro eccettuata l'ottica. Il primo in ordine di tempo è stata la DP2 Quattro, sul mercato da agosto 2014, equipaggiata con un obiettivo 45mm equivalente f/2,8, cui ha fatto seguito a ottobre 2014 la DP1 Quattro equipaggiata con un 28mm sempre f/2,8. A questi due modelli, analizzati nell'articolo ''Large Sensor Compact: compatte da sogno'', si è aggiunta a pochi mesi di distanza la DP3 Quattro con un 75mm f/2,8 e recentemente (annuncio a febbraio 2015) la DP0 Quattro, equipaggiata con un 21mm F/4,0. Le caratteristiche comuni a tutte le DP Quattro vedono un sensore C-MOS Foveon X3 Quattro in formato APS-C (23,5 x 15,7 mm) da circa 29M complessivi, processore TRUE III, display LCD fisso di 3'' da 920.000 punti, sistema autofocus a rilevamento contrasto a 9 punti AF, sensibilità ISO nativa 100-6400 e raffica di 3,5 scatti/sec. La scelta di non incorporare capacità video e supporto per la connettività, il flash e l'EVF soltanto opzionali (naturalmente l'uso dell'uno impedisce quello dell'altro) e la peculiare e per certi versi bizzarra forma allungata (la lunghezza è di ben 16,1cm!), rendono le Sigma DP Quattro LSC molto particolari, sebbene dalle indubbie qualità fotografiche. Anche il prezzo medio non è esattamente abbordabile, aggirandosi intorno ai 900 euro (le precedenti DP Merrill hanno un prezzo medio di 500-600 euro).

logo Sonylogo Hasselblad

 

 

Come tradizione Sony, anche nel segmento LSC i modelli sul mercato sono particolarmente numerosi. Ricordiamo innanzitutto la ''lens style camera" Cyber-shot QX100, presentata a settembre 2013, che ha riscosso un notevole successo commerciale (per tutti i dettagli rimandiamo il lettore all'articolo ''Large Sensor Compact: compatte da sogno''). Questa particolare camera unit dalle ottime caratteristiche tecniche, che insieme alle altre componenti della famiglia QX ha impresso un nuovo impulso alla smartphone photography, nel secondo trimestre 2015 aveva un prezzo medio di 410 euro. Al top della gamma delle LSC targate Sony troviamo le Cyber-shot DSC-RX1/RX1R, identiche fra loro eccettuata l'assenza del filtro passa basso sulla seconda. Estremamente costose (rispettivamente 2.707 euro e 2.613 euro di prezzo medio nel secondo trimestre 2015), le Sony RX1 e RX1R, di cui abbiamo parlato in dettaglio in ''Large Sensor Compact: una compatta un po' speciale'' e ''Large Sensor Compact: compatte da sogno'', sono tra le LSC più sofisticate e dalla migliori caratteristiche tecniche e fotografiche (si è trattato delle prime compatte full frame in assoluto), cui può essere rimproverata però la velocità di scatto continuo insufficiente (solo 2,5fps) e l'offrire mirino ottico o elettronico e connettività soltanto in opzione.

Sony Cyber-shot DSC-RX100 IVA giugno la famiglia delle LSC entry-level Sony RX100 si è arricchita di un nuovo componente, la nuovissima Cyber-shot DSC-RX100 IV, da poco annunciata, che va ad affiancarsi alla Cyber-shot DSC-RX100 III di luglio 2014 e alla Cyber-shot DSC-RX100 II di luglio 2013, andando prevedibilmente a rimpiazzare la capostipite Cyber-Shot DSC-RX100 di luglio 2012, riguardo le quali rimandiamo il lettore all'articolo ''Large Sensor Compact: compatte da sogno'' per maggiori dettagli. Mantenendo l'impostazione progettuale incentrata su un sensore di 1'' (13,2 x 8,8 mm), nella circostanza un nuovo sensore “stacked” CMOS Exmor RS da 20,1M, la RX100 IV riprende formato e linee della altre componenti della famiglia differenziandosene però ampiamente per funzionalità e prestazioni. Mantenendo il luminoso zoom 24 – 70mm f/1,8 – 2,8, l'EVF avanzato con copertura del 100%qui portato a 2.359.296 punti di risoluzione, il sofisticato sistema autofocus a rilevamento contrasto, il display LCD inclinabile di 3'' da 1.229.000 punti, i controlli manuali completi, la sensibilità ISO nativa 125 – 12800 (estesa 80 – 25600), il flash incorporato e la connettività Wi-Fi e NFC integrata, la nuova RX100 IV porta la raffica a ben 16fps in formato Raw grazie alla combinazione sensore 'stacked'/processore Bionz e introduce la capacità video 4K (2160p30) con audio stereo nei formati XAVC S, AVCHD e MP4. Pesante solo 298gr nonostante il corpo in alluminio, la RX100 IV è destinata a rinverdire il grande successo commerciale delle versioni precedenti, proponendosi come una delle migliori LSC compatte del mercato. Sarà disponibile a luglio al prezzo di lancio previsto di 949 dollari. Per confronto, nel primo trimestre 2015 RX100, RX100 II e RX100 III avevano un prezzo medio rispettivamente di 399 euro, 537 euro e 718 euro.

Da sottolineare il fatto che RX100 e RX100 II sono disponibili in commercio anche nelle versioni di lusso targate Hasselblad, proposte rispettivamente come Hasselblad Stellar (sul mercato da luglio 2013, descritta in ''Large Sensor Compact: compatte da sogno'') e Hasselblad Stellar II annunciata a dicembre 2014. Queste LSC personalizzabili con impugnature in materiali di pregio, sono identiche come caratteristiche tecniche ai modelli da cui derivano ma, forti del blasone del produttore tedesco, hanno costi 'stellari' come suggerisce il nome: 1.698 euro di media nel secondo trimestre 2015 per la Stellar mentre della Stellar II non si conosce ancora il prezzo, che sicuramente non sarà meno elevato.

Sony Cyber-shot DSC-RX10 IIUltime in ordine di trattazione ma non certo per qualità, troviamo le midrange Cyber-shot DSC-RX10 e Cyber-shot DSC-RX10 II, la prima in commercio da novembre 2013 e la seconda annunciata in contemporanea alla 'sorella minore' RX100 IV. Si tratta di LSC di tipo bridge dai notevoli ingombri ma dalle grandi caratteristiche. La RX10 II (tra parentesi i dati della RX 10) è incentrata su un sensore CMOS Exmor RS di tipo 'stacked' di 1" da 20,2M supportato da un potente processore Bionz, EVF ad alta risoluzione da 2.359.296 punti (1.440.000 pixel) con copertura del 100%, sistema autofocus a rilevamento contrasto, luminoso zoom ottico 8,3x (24 - 200mm) f/2,8 sull'intera focale, display LCD inclinabile di 3'' da 1.290.000 punti, corpo in lega, controlli manuali completi, sensibilità ISO nativa 100 – 12800/estesa 64 – 25600 (nativa 125 - 12800), velocità di scatto continuo di 14fps (10 scatti/sec.), supporto Raw, capacità video 4K/2160p30 (full HD 1080p60) con audio stereo nei formati MPEG4, AVC/H.264 e MP4 (AVCHD e MPEG4), flash incorporato e connettività Wi-Fi e NFC integrate. Pesanti pronte all'uso 813gr in considerazione della robusta costruzione e del potente zoom ottico, RX10 e RX10 II sono LSC bridge dalle notevoli caratteristiche, in grado di produrre immagini e video di eccellente qualità. La Cyber-shot DSC-RX10 aveva nel secondo trimestre 2015 un prezzo medio di 864 euro mentre la Cyber-shot DSC-RX10 II sarà disponibile a luglio a un prezzo ancora da definire ma certamente in linea con i 1.300 dollari previsti dal listino statunitense.

In conclusione

Come abbiamo visto in questa lunga e articolata panoramica, il mercato offre attualmente una varietà di modelli in grado di soddisfare qualunque esigenza in termini di prestazioni e prezzo. Dalle poco ingombranti ma capaci LSC compatte alle grandi Large Sensor Compact di tipo bridge passando per diversi modelli full frame, oggi non c'è che l'imbarazzo della scelta per il fotografo che desidera una fotocamera a ottica fissa dalle eccellenti caratteristiche in grado di integrare la propria DSLR o CSC oppure per l'appassionato di street photography che desidera il meglio che la tecnologia fotografica digitale è in grado di offrire.

Data di pubblicazione: luglio 2015
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